AG.RF 09.03.2015 (ore 16:08)
(riverflash) – Riunire i fuoriusciti del M5S per formare un gruppo che appoggi l’attuale maggioranza, chiedendo in cambio un ministero a Matteo Renzi. Lorenzo Battista, novello “Scilipoti” ha inviato una lettera a quelli usciti dal MoVimento e rimasti in Parlamento senza dimettersi. Sono 29 i senatori ex-pentastellati confluiti nel Gruppo Misto. Questi gli obiettivi estrapolati dalla lettera di Battista: “1) Costituzione di un gruppo che ambisce a entrare in maggioranza con un’eventuale richiesta di avere un dicastero la cui direzione potrebbe anche essere ricoperta da un tecnico. Si è responsabili delle linee politiche di quel ministero.
2) Al fine di superare le difficoltà per una stesura di un programma politico, ogni componente potrebbe presentare un punto di programma per ogni commissione e iniziare una trattativa per chiedere che questi punti vengano inseriti nell’agenda del Governo o in quella parlamentare.
3) Alcuni di voi manifestano spesso e volentieri una simpatia per le politiche di sinistra, apprezzamenti per quanto sta facendo Alexis Tsipras, o consensi per le dichiarazioni di esponenti sindacali. Votate praticamente sempre in linea con la componente SEL che conta 7 membri. Penso che dobbiate avere il tempismo politico di agire adesso, non rimandare all’infinito una vostra scelta di campo”.
Quando, dopo lo strappo di Fini al PdL, Berlusconi riuscì a ricreare una maggioranza con “responsabili” tipo Scilipoti, la sinistra stigmatizzò la compravendita di parlamentari definendola «Mercato delle Vacche». Oggi l’epiteto è valido anche per chi passa a sinistra.
Lorenzo Battista è stato eletto al Senato con i voti del MoVimento 5 Stelle, che in sede di campagna elettorale aveva promesso di non accettare alleanze con altri partiti perché ritenuti vicini a lobby d’affari. Promessa mantenuta da parte del M5S, ma Lorenzo Battista ha truffato gli elettori, scegliendo di sostenere il governo del PD. Lo scorso 11 settembre ha aderito al PSI di Riccardo Nencini, alleato di Renzi. Il 26 febbraio 2014 Battista era stato espulso dal M5S, con votazione della base on line, non per decisione di Grillo e Casaleggio. Con lui fuori dal MoVimento Orellana, Campanella e Bocchino. Invece di dimettersi per divergenze politiche con la base del M5S, che lo ha portato in Senato mentre prima era un semplice impiegato della compagnia di navigazione «Italia Marittima». Era stato votato per rispettare il programma elettorale di M5S, ma se ne è fregato. Un’altra transfuga del MoVimento, Fabiola Anitori, è entrata nel NCD e adesso fa parte del governo senza rinunciare a parte dello stipendio per finanziare piccola e media impresa. Del resto il Parlamento di questa legislatura si caratterizza per trasformismo, con il 20% degli eletti che ha cambiato partito. La maggior parte si è diretta verso lo schieramento di governo, magari chiedendo un ministero, come ha fatto oggi Lorenzo Battista.
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