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LONDRA, TELECAMERE DI SICUREZZA: UN CODICE PER TUTELARE LA PRIVACY

AG RF FT 13.08.2013

LONDRA (RIVER FLASH)- Più sicurezza, meno privacy. Ed ecco che in Inghilterra, il paese più “guardone” d’Europa, viene inserito uteln codice di condotta per rafforzare la protezione della privacy e la trasparenza nell’uso delle telecamere di sorveglianza. Lo introduce il Regno Unito, dove la presenza di videocamere è molto diffusa, rappresentando il 20 per cento di quelle mondiali. Un campo in cui il limite tra protezione e invasione della vita privata è sottile.

“Sono ovunque, spesso non le si vede. Ma a me non danno fastidio”, dice un londinese.
“Da un lato va bene, perché ti senti più protetto”, sostiene un’altra abitante della capitale britannica. “Ma dall’altro lato essere continuamente osservati può essere un’invasione della privacy”.

La rappresentante di un gruppo per la difesa della privacy lamenta la mancanza di pene e ritiene che sarebbe più efficace dispiegare più poliziotti invece di investire denaro in telecamere.
“Abbiamo bisogno di un codice di condotta che sia più di un codice”, afferma Emma Carr, vice-direttrice di Big Brother Watch. “Deve avere valore di legge nel senso che in caso di violazione vengano applicate pene severe”.

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