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L’OK DELLA CAMERA ALLA LEGGE DI STABILITA’: PREVISTO PER LUNEDI’ IL VIA LIBERA DEL SENATO

AG.RF.(MP).22.12.2013.(ore 6.58)

 “riverflash” – La legge di stabilità, come già previsto e annunciato, incassa, la fiducia della Camera e per la giornata di lunedì è previsto il via libera del Senato, che trasformerà il testo in legge. Ma la legge dovrà subito essere modificata con un decreto, visto il polverone sollevato dai Comuni che lamentano tagli alle risorse con polemiche e rivolte e le altre proteste da parte di sindacati e Confindustria.  Ma le critiche non finiscono qui, perché a polemizzare sono anche Forza Italia, Lega e Movimento 5Stelle i quali affermano che i punti essenziali e innovativi della legge di stabilità quali il primo taglio al cuneo fiscale, il Fondo taglia-tasse, il Fondo di garanzia per il credito a imprese e famiglie, si sono persi nelle innumerevoli norme inserite, tanto che i tre schieramenti politici hanno definito la legge approvata “legge di marchette”. Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Grziano Delrio (ex sindaco di Reggio Emilia ed ex presidente dell’Anci), ha annunciato nuove detrazioni ed è praticamente stato “costretto” dalla rivolta dei Comuni, ad annunciare che il governo integrerà le risorse e perciò ai 500 milioni già previsti per consentire le detrazioni sulla Tasi in favore delle famiglie, se ne aggiungeranno altri 700-800. Questo provvedimento avverrà attraverso un “veloce” decreto che potrebbe essere il milleproroghe di fine anno, o uno nuovo pensato “ad hoc” . E dove si troveranno le coperture per questa operazione? Nessuno lo sa: il premier Letta al momento si ha dichiarato da Bruxelles, dove si trova attualmente, che intende mantenere il Paese “in equilibrio” ed ha esortato i Comuni al dialogo perché “solo in questo modo si possono risolvere i problemi”. Ma al momento è “muro contro muro” e diventa difficile ipotizzare come e quando si troverà una soluzione, tanto più che il presidente del Consiglio, continua ad annunciare che questa nuova legge di Stabilità, “dà ai Comuni e non taglia”. E allora come si collocano le critiche alla manovra di imprenditori e sindacati? Letta ha parlato di “un piccolo taglio al cuneo fiscale”  e “non si possono ascoltare tutte le richieste, pena la bancarotta”, aggiungendo che “si assume tutte le sue responsabilità”… Ma chi glielo spiega ai Comuni, ai sindacati, agli imprenditori e a tutti quelli che stanno protestando? “All’Italia serve un buon padre di famiglia e non un babbo natale”, ha ribadito ieri Letta… sarà sufficiente questa frase per calmare gli animi di tutti coloro che sono in rivolta per l’approvazione di una legge di Stabilità che sembra penalizzare tutti più che sistemare i conti del nostro Paese?

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