28 Set 2013
L’IVA NON AUMENTERA’, ANZI SI’: DA MARTEDI’ AL 22%
“riverflash” – Tensioni nel Governo perché slitta la decisione sullo slittamento in merito all’aumento dell’Iva (previsto per gennaio) che da martedì, a meno di clamorose sorprese, passerà al 22%. È stato il presidente del Consiglio Letta a chiedere di non esaminare il rinvio; quindi il Cdm non ha approvato alcun provvedimento prima del chiarimento in Parlamento. Ecco perché l’aumento diventa “inevitabile”. Lo slittamento dell’aumento dell’Iva era inserito nella bozza del decreto legge secondo cui le coperture per il mancato rialzo sarebbero dovute arrivare dall’aumento dell’acconto dell’Ires e dell’Irap per il 2013, oltre che dall’incremento delle accise sui carburanti. Si tratterà di un aumento di 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 2,5 cent al litro. Le notizie sull’Iva hanno subito attirato le critiche dei consumatori, in primo luogo il Codacons che ha parlato di “provvedimenti disastrosi” che, se varati, avranno effetti pesantissimi sulle famiglie. Solo queste due misure determinerebbero, a regime, una stangata pari a 275 euro a famiglia: 66 euro circa per i maggiori costi complessivi legati ai rifornimenti di carburante; 209 euro per l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%.; senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio, considerati arrotondamenti e aumento dei listini dei prodotti trasportati. Aumentare l’Iva e le accise sulla benzina – ha ribadito il Codacons – vuol dire impoverire ulteriormente i cittadini, con conseguente calo dei consumi, una ondata di chiusure nel settore del commercio, incremento della disoccupazione e danni immensi per l’economia nazionale”.
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Pubblicato il 14-10-2013 alle 02:56
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