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L’ITALIA ESCE A TESTA BASSA DAL MONDIALE, L’URUGUAY CI PUNISCE CON UN GOL DI GODIN

chiellini nataldi Stefano Celestri – AG.RF 24.06.2014 (ore 19:59)

(riverflash) – Fine della corsa mondiale per l’Italia. All’Estadio das Dunas di Natal dura 81’ minuti il sogno degli azzurri. A eliminarli un colpo di spalla di Godin, il difensore che aveva regalato all’Atletico Madrid il titolo spagnolo con un gol al Camp Nou e che era libero di avanzare perché Prandelli aveva levato tutte le punte. Prima Balotelli e poi Immobile per dare spazio a Cassano e Parolo. Un’Italia in 10 uomini dal 52’ perché Marchisio fa sentire i tacchetti alla tibia di Arevalo Rios e l’arbitro lo espelle con eccessiva severità. Un’Italia che non ha mai impegnato Muslera e che esce dalla rassegna iridata insieme a Spagna e Inghilterra, ex-grandi d’Europa. Un flop perché nell’Uruguay c’era gente come Arevalo Rios, Alvaro Pereira, Stuani, Gaston Ramirez, tutta gente che non ha lasciato grandi ricordi in Italia. Per non parlare della Costa Rica, composta di giocatori senza esperienza internazionale. Adesso il vero problema è il biennale a Cesare Prandelli, un c.t. che ha sbagliato tutto, perché gli azzurri hanno peggiorato partita dopo partita. Un biennale lega Prandelli alla panchina tricolore fino al 2016. Servivano miracoli e non sono arrivati. Per la seconda volta di fila non superiamo la fase a gironi della Coppa del Mondo. La Nazionale è una squadra che va piano, s’infortuna spesso ed è male amalgamata. Prandelli ha continuato a puntare su Mario Balotelli, nonostante il flop del Milan di questa stagione, senza tenere conto del rendimento dei giocatori in campionato.

In verità c’è da recriminare  sull’arbitraggio del messicano Marco Rodriguez, che ha espulso Marchisio con un rosso diretto per un’entrata da ammonizione e non ha visto una testata con annesso morso alla spalle di Suarez a Chellini nell’area azzurra, ma bisogna riconoscere che l’Italia ha la sua parte di colpe. Sia per la composizione della lista dei 23, compilata senza tenere conto delle indicazioni del campionato, sia per la pochezza dell’attacco, a secco contro Costa Rica e Uruguay. Una sola parata degna di questo nome per l’ex-laziale Muslera, quando al 12’ vola sotto la traversa per intercettare la punizione “maledetta” di Pirlo. Poi pregevoli palleggi di Verratti e nessuna spinta sulle fasce. Al contrario, se Buffon è stato premiato quale miglior giocatore del match, l’Uruguay ha tirato in porta. Al 33’ pezzo di bravura del portierone juventino su doppia conclusione ravvicinata di Suarez e Lodeiro.

Nel secondo tempo l’Uruguay non ci fa giocare, Pirlo è pressato, il piccolo Verratti fa la seconda punta dietro a Immobile. In superiorità numerica, Tabarez inserisce Stuani per formare un tridente offensivo. Al 67’ Suarez si presenta da solo davanti a Buffon che compie una grande parata. Al 71’ Prandelli si suicida togliendo Immobile per schierare Cassano con il risultato di lasciare Godin libero di avanzare: sarà lui a eliminare l’Italia. Al 81’, su corner da sinistra di Gaston Ramirez, Godin colpisce male saltando nel mucchio e sorprende Buffon. L’Italia torna a casa.

 

ITALIA-URUGUAY: 0-1 (0-0)

Rete di Godin al 81’

 

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