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L’ISTINTO ATAVICO DEL POSSESSO

AG.RF.(redazione).12.04.2020

“riverflash” – Dagli albori della storia dell’umanità c’è un istinto atavico che ci condiziona e che porta tutte le disgrazie e le guerre: l’istinto del possesso, del possedere sempre più cose. Guardando alla storia, sia greca che romana (quelle che conosciamo meglio, ma anche dell’impero britannico, delle due guerre mondiali del secolo scorso ecc.), tutte le guerre, gli eccidi, gli assassini, sono stati compiuti per possedere di più. Nessuno si accontenta di quello che ha e cerca di superare gli altri col possesso delle cose: chi deve avere l’auto più costosa, la casa più bella e grande, l’aereo privato, lo yacht, fino al cellulare ultimo modello, il più costoso e via così. Chi non possiede certe cose e vede quelli che le hanno, si riempie di invidia e fa di tutto per averle, anche fino a lavorare come uno schiavo. La nostra così detta civiltà occidentale ha corrotto anche le altre civiltà, per cui oggi tutto il mondo, più o meno, è basato sul possesso delle cose e sul materialismo. In fondo, guardando bene, cosa è stato l’impero romano? Una serie di guerre e latrocini per conquistare sempre più terre e schiavi, visto che allora non c’erano le macchine e l’energia era animale o umana. Poi servivano più terre per coltivare il grano per alimentare schiavi e legioni di soldati e via alle conquiste, fino al limite reso possibile da quell’organizzazione, per poi arrivare alla caduta. Ma ecco che, caduta la potenza militare e l’autorità del sacro romano impero, nascono prima l’impero dei franchi e poi quello germanico, seguito a ruota dall’impero britannico. Tutti basati sulle guerre di conquista e quindi sull’uccisione di altri uomini per portare via quello che avevano e farlo diventare loro, latrocini, quindi.

Un vecchio detto dice: “Se rubi un pollo finisci in galera, se rubi una città, ti fanno re”. Pochi detti sono più saggi e veri di questo. In tempi più recenti negli USA, a seguito delle crisi economiche e finanziarie del 2008, l’ex procuratore generale Eric Holder, in seguito a tutti gli eventi che hanno portato alla crisi finanziaria e a tutte le devastazioni sociali che ne sono seguite, ha fatto questa dichiarazione: “non si possono perseguire i malfattori perché la dottrina di cui trattasi è troppo grande per essere perseguita”. Che significa? La solita cosa, che non c’è giustizia: quando si ruba tantissimo o si scatena una guerra si ha comunque ragione. E dove si fanno le guerre oggi? Dove c’è il petrolio ci sono quasi tutte le guerre attuali, tirando sempre fuori le scuse che lì c’è un cattivo dittatore o che si deve portare i soldati per ristabilire la pace (si vedano le varie operazioni di peace keeping e peace enforcing della NATO). Nel resto del mondo, anche se ci sono dittatori spietati, che importa? Li si lascia fare, tanto non sono fatti nostri, già, perché i fatti nostri, quelli che servono per mantenere il nostro stile di vita, si basano sull’avere sempre di più e oggi, guarda caso, ci serve il petrolio, come ai romani servivano i campi di grano dell’Africa del nord. Esempi? Eccoli qui.

L’Iraq: la guerra intrapresa dagli USA, coinvolgendo anche la NATO, fra cui l’Italia, è stata fatta, partendo da una bugia: Powell che, di fronte al senato americano, inscena la sceneggiata di “abbiamo le prove! Saddam Hussein sta preparando armi di distruzione di massa” mostrando una provetta di acqua sporca. Il premier inglese Major, dopo il suo mandato di premier, in una celebre intervista, ha dichiarato che il più grande errore da lui fatto è stato quello di seguire gli americani nella guerra contro l’Iraq.

Il Venezuela, ha le più grandi riserve di petrolio del mondo, che fanno gola agli USA. cosa si fa? Si mette in crisi il governo eletto dal popolo mettendo in giro la voce che il dittatore è cattivo e che affama il suo popolo, grazie, si bloccano tutti i conti bancari, gestiti dal sistema internazionale cui fanno capo gli americani, si mette un embargo al paese, sfido io che il popolo ha fame, gli si impedisce persino di vendere il proprio petrolio.

La Siria: stesso concetto: Assad è cattivo, affama il suo popolo, per cui si deve abbattere, fra l’altro mettendo in giro la voce che ha usato i gas velenosi contro il suo popolo, cosa mai provata e, prima che arrivassero gli investigatori inviati dall’ONU, gli USA hanno lanciato decine di missili cruise contro la Siria, forse per cancellare le prove che non erano mai stati usati i gas?

La Libia: una squadraccia di insorti assalta una caserma di Bengasi un venerdì (giorno di festa in Libia), si impossessa delle armi e scorrazza per la città vantandosi di esserne diventati i padroni. Gheddafi li fa inseguire e, durante gli scontri, muoiono una decina di insorti. Cosa si dice nel mondo? Gheddafi è cattivo, uccide il suo popolo e deve essere punito. Partono i bombardamenti franco-inglesi americani e muoiono oltre 350.000 persone, senza contare quelli che continuano a morire oggi per la destabilizzazione della Libia. Perché hanno ucciso Gheddafi e bombardato al Libia? Per il petrolio e per il fatto che Gheddafi stava per istituire una banca panafricana, che avrebbe sottratto i paesi del centro Africa dal dominio francese del franco CFA (infatti i primi a bombardare sono stati i francesi..).

L’Iran: controlla da nord, lo stretto di Hormuz, dove passa il 33% del petrolio del mondo e agli USA non sta bene, vogliono controllarlo loro (una volta, al tempo dello Scià, lo controllavano). Oggi incolpano l’Iran di volersi costruire la bomba atomica e mettono un forte embargo e varie sanzioni contro l’Iran, portandolo alla fame. Ma come, loro ce l’hanno la bomba atomica e anche quella all’idrogeno e non vogliono che l’abbiano gli altri. A me hanno insegnato che la prima forma di persuasione è l’esempio, come puoi vietare agli altri quello che tu stesso fai? Dimostri forse di essere meglio? Ma se gli USA sono il popolo che ha fatto più guerre di tutti negli ultimi 2 secoli, sono la potenza militare più forte del mondo, con 800 basi militari al di fuori dei confini USA, che spendono per armi ed eserciti oltre 700 miliardi di dollari all’anno, più di quello che spende, in totale, tutto il resto del mondo, come fanno a porsi come gli unici poliziotti del mondo? Secondo loro per volere divino, come testimoniato dal triangolo con l’occhio di Dio sul loro dollaro.

Pare che nel mondo ci debba sempre essere un impero dominate, quando l’impero inizia a vacillare per via della grande complessità che deve via via controllare, entrano in campo altri e, dopo un periodo di instabilità, la razza o la nazione dominante diventa un’altra. Tutto però si basa sul desiderio di possesso che domina la psiche umana e pare non ci sia nulla da fare.

Nel passato, il primo a cercare di contrastare questo istinto atavico è stato Gesù Cristo, ma è finito sulla croce, la festa pasquale di questi giorni ce lo dovrebbe ricordare. Coloro che hanno raccolto il suo insegnamento, dopo le prime comunità cristiane, in cui si condivideva tutto, si sono poi resi colpevoli di coltivare lo stesso istinto atavico di possesso combattuto da Gesù: la chiesa di oggi è moto ricca, ostenta ricchezze ed il Papa non riesce, col suo esempio, a sradicare questa cupidigia presente in ogni uomo.

Poi c’è stato il comunismo: lo dice la parola: mettere tutto in comune. Ma ha generato un mostro ancora più grande, lo stato, che è diventato padrone di tutto quello che avrebbe dovuto essere messo in comune, per cui i gerarchi ed i politici del partito sono diventati i veri padroni. Caduto il comunismo, questi gerarchi hanno trovato il modo di impossessarsi delle ricchezze dello stato ed oggi sono i così detti oligarchi.

Che succede oggi? Tutti chiusi in casa per il coronavirus: nessuno sa da dove sia venuto o chi lo abbia messo in giro a mo’ degli untori di memoria manzoniana. Ma il fatto è che non si lavora più, siamo costretti a diventare più poveri, a guardarci allo specchio la mattina a chiederci dove siamo arrivati, dove stiamo andando. Stiamo iniziando a smettere di avere tutta questa fede nella scienza che non è servita a capire che sarebbe successa una cosa simile né a capire quali metodi usare per venirne fuori. Diciamoci la verità: la scienza non capisce nulla e non sta dando nessuna soluzione. Il governo che si affida al famoso comitato scientifico, sta brancolando nel buio e non sa fare altro che prorogare i tempi del lock down.

A questo punto, speriamo di iniziare ad accorgerci che il nostro atavico istinto di possesso non ci permette di possedere più libertà o più tempo, questi due elementi fondamentali della vita si hanno soprattutto se non li si desidera o li si persegue, si hanno se ci sono donati: la libertà è uno stato d’animo ed il tempo che ci è dato vivere è un dono e non una conquista. A tal proposito è bellissima la scena di Alessandro Magno malato che dà le ultime disposizioni ai suoi generali riguardo al suo funerale: la bara doveva essere portata a spalle dai 4 migliori medici, le sue mani dovevano essere lasciate penzolare e le sue ricchezze dovevano essere sparse sul cammino verso la sepoltura.

Perché? Gli chiesero i suoi adepti.

Così rispose.

I migliori medici devono portare la bara perché tutti capiscano che, di fronte alla morte, anche loro non possono nulla.

Voglio che le mie mani restino fuori dalla bara di modo che le persone possano vedere che siamo arrivati a mani vuote e ce ne andiamo a mani vuote.

Voglio che il terreno sia coperto dai miei tesori perché tutti possano vedere che i beni materiali in questo mondo conquistati, qui restano.

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