di Francesco Angellotti – AG.RF 02.06.2015 (ore 16:22)
(riverflash) – E’ difficile esprimere un concetto, renderlo chiaro nei suoi risvolti e non aprire l’argomento a contraddizioni; perchè il Logos, elemento essenziale nell’evoluzione dai tempi che è entrato come modo di comunicazione della Razza Umana, non è così schematico nei suoi valori; può ricorrere ad una tematica positiva descrivendola con un termine, ma poi dovendo casomai contrapporre un argomento negativo, si usa per aggettivo un sinonimo, basta che sia diversa la composizione letterale; quel che ha senso, non è la parola, ma il concetto come è esposto. Il discernimento non è facile da riportare nel modo secondo il quale gli si vuole dare effetto. Quindi, la scelta dei concetti è intellettuale, le diverse espressioni con cui sono riportarli implica una selezione, che spesso dev’essere immediata ed istintiva (però, accidenti, se avessi detto un’altro termine, se avessi avuto un’espressione che lasciava supporre che… , avranno capito questo o altro, io volevo dire così!).
C’è chi è svelto e molto bravo nell’arte logorroica, io preferisco scrivere; anche se pure nella scrittura il discorso si ripete, perchè anche più difficile in quanto le parole le porta via il vento, pur lasciando un’impressione che si può sempre cercare di modulare con fantasia; scripta manent; leggi e ci torni a pensare ma quel che è scritto è stampato. Per esempio, l’effige sul Partenone, non può cambiare; anche se la persona che ha commissionato l’epigrafe cambia corrente, ideologia, pensiero, umore… una volta scritto, ammiriamo da 2447 anni lo stesso concetto espresso; che capisce solo chi sa tradurre il greco.antico.
Tanto vale, dico io, affidarsi ai concetti ed alle notizie che divulgano i Mass Media. Viene così un po’ sfrondata la personalità, ma è divulgato l’apprendimento di un concetto; le scelte sono uniformate, ma l’orientamento è facile da prendere e non bisogna perder tempo a pensarci troppo su.
In effetti, tu guarda l’effetto dei Media sulla Massa; ti dicono così, e tutti così, ti dicono cosà, e tutti cosà. In effetti l’atteggiamento non è cosa nuova, anzi; c’è sempre stato chi ha radunato le Masse, portato avanti i Mass Media. Quindi il positivo ed il negativo, non si può attribuire agli individui, ma a chi li organizza ed imposta i metri di comportamento. E la cosa avviene a qualsiasi livello, anche se ci accorgiamo che si possono formare vari vertici tra cui si instaura la concorrenza. Esempio, i blu jeans sono stati introdotti come indumento comodo a poco costo (whotz America); tutti con i jeans, allora i prezzi sono volati alle stelle e sono entrati anche nel cliché dell’estremo lusso. Ma preferite i Levis o i Wrangler? Mica è lo stesso. Ci sono tante marche molto belle, pensa che pure Gucci espone i jeans, quindi sono ovvie tante sottomarche che perdono nel modello, almeno nel distintivo. Quindi, non è vero che seguire il discorso dei Media priva della scelta; anzi, induce alla scelta giusta, perché si indossano e si scelgono i jeans che più calzano a pennello, tenendo presente che più costano e più sono elaborati.
Non ditemi che sembra un ragionamento cretino; è vero, non si può considerare su problematiche Etiche prendendo come principio della disquisizione intellettuale i jeans, che tra l’altro in questo momento io nemmeno indosso. Usciamo, però, dal convenzionale, e non ci fissiamo ad elucubrare, arzigogolando con la mente su astrazioni teoriche che portano ad intendere l’Utopia come cosa impossibile, nonostante che a volte in varie dimensioni anche sociali si sia attuata. Che poi, anche questo è un discorso che bisognerebbe fare, ma tu vedi: posso intendere il termine in una maniera, oppure in un altra. Utopia è qualcosa di Bello, Grande; di Livello Superiore tanto che non si realizzerà mai. Oppure è un’ascesa verso la quale bisogna aspirare in quanto la Riuscita è l’Esaltazione, come a volte si può verificar come accaduto, anche se non a livello come vogliono congelarla.
Vedi un po’ com’è facile confondere le acque. Basta, non solo dire una parola con diversa espressione o introdurla diversamente nel discorso, ma a volte il significato non è univoco in un nucleo di persone che concepiscono il concetto diversamente.
Io torno sempre dell’opinione che seguire i Media, come è stato sempre fatto nella Storia, sia la cosa migliore. Si sa quel che aprono alla sapienza, nel modo e nella forma conveniente; c’è solo da stabilire se è meglio scegliere il profitto o il potere, io credo che quest’ultimo sia esercitato in virtù del primo: signori, la discussione è aperta. Quindi si valuta come si viene indotti a supporre, si seguono le correnti che indirizzano verso la felicità: anche questa senza tanti artifici, quindi semplici espressioni sociali che si notano, apparenza molto evidente, accessori essenziali come la macchina o il computer grande e di marca, comportamenti sociali evidenti, frequentazioni ben altolocate; come dire, le manifestazioni dove incontri tutti e tutti ti guardano: la partita di calcio, estate sulle spiagge frequentate… poi cos’è che dobbiamo fare? Ah già, un lavoro sicuro, sesso solo la domenica e nemmeno troppo a lungo (finché dura), se al cine solo spettacoli a 4, al limite a 3 stelle… quel che i Media presentano come unico ed ovvio comportamento da seguire. Anche certe persone che vogliono fare tanto gli stravaganti per essere “Personaggi”, seguono la loro impostazione com’ è impostata dalla Società la loro figura. Ci sono atteggiamenti e modi di fare che bisogna saper fare, se vuoi essere una persona “strana”. Se no non vale, sei un emarginato e non vivi più inserito nel Mondo, ma sei circoscritto nella tua isoletta e nessuno ti pensa. Ma, quel che è importante, questa figura così isolata perché esclusa, potrebbe essere solo per un fallimento di un uomo perduto in Società; allora, per non piangere, ci si può anche atteggiare a “controcorrente” rivoluzionario. Fa male riconoscersi Falliti.
Mi sembra quindi ovvio che, fatte tutte le considerazioni (che poi ce ne sarebbero infinite altre, ma quanto verrebbe lungo l’articoletto?), possiamo affermare con sicurezza e decisione che i Media sono uno strumento essenziale, evidenziati nella Storia, per mantenere la Società equilibrata e condotta dal Senso che ha sempre avuto, anche se mai l’ha conosciuto nella sua Essenza, perché non se ne è mai interessata: basta l’Effetto, accussì va ‘o Munno!
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