AG.RF.(redazione).02.12.2020
“riverflash” – Il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza, si sono incontrati ieri come previsto e alla fine. Come era previsto, è prevalsa la linea dura, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti. Dal 21 dicembre saranno consentiti solo quelli per il rientro dei residenti o al domicilio e nessun ricongiungimento familiare né la possibilità di raggiungere le seconde case. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, Francesco Boccia, Dario Franceschini e Alfonso Bonafede, sostengono l’esigenza dello stop alla mobilità: il 25, il 26 dicembre e il 1 gennaio dunque, non saranno consentiti spostamenti tra i Comuni per una stretta ancora più incisiva, per tenere a freno la curva dei contagi e per proteggere i nonni. Lo scontro è tra aperturisti e proibizionisti e tutto ciò crea tensioni nel Governo. Il fronte aperturista con Iv in prima linea ha ottenuto l’apertura dei ristoranti a pranzo a Natale e Santo Stefano (resta la chiusura alle 18): rimane il coprifuoco alle 22 sempre, anche nei giorni di festa, Capodanno compreso. Nulla di fatto sulla scuola, sebbene Conte nel pomeriggio di martedì con i capigruppo di maggioranza avesse sondato il terreno sull’ipotesi di un’apertura simbolica il 14 dicembre.. Arriva invece a sorpresa, la decisione sugli alberghi in montagna, che resteranno aperti. Ma per evitare veglioni e festeggiamenti di fine anno, alle ore 18 del 31 dicembre i ristoranti delle strutture alberghiere, così come gli altri ristoranti sull’intero territorio nazionale, dovranno restare chiusi e sarà concesso esclusivamente il servizio in camera. E sarà divieto anche per le crociere, mentre per il numero massimo dei partecipanti sembra non esserci un numero massimo, ma la raccomandazione è quella di non ospitare persone non conviventi.
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