AG.RF.(redazione).11.11.2023
Musei Capitolini – Sala Pietro da Cortona, martedì 14 novembre, ore 17.00 – Piazza del Campidoglio
Un nuovo appuntamento, martedì 14 novembre, con la rassegna Libri al Museo, il ciclo a cura della Sovrintendenza Capitolina, che ospita in varie sedi museali la presentazione di pubblicazioni dedicate alla storia dell’arte, alla museologia e ai beni culturali. Aperte al pubblico, le presentazioni coinvolgono autori ed esperti del settore, mettendo al corrente i visitatori sulle novità e sul dibattito attuale.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Nell’incontro di martedì 14 novembre alle ore 17.00 nella Sala Pietro da Cortona, all’interno della Pinacoteca Capitolina (Musei Capitolini, Piazza del Campidoglio), verrà presentato il volume Elisabetta Sirani (Lund Humphries, 2023) di Adelina Modesti. Interverranno: Ilaria Miarelli Mariani (Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina), Adriana Capriotti (Direttrice della Galleria Spada) e Consuelo Lollobrigida (Professor of Art History, University of Arkansas Rome Program). Sarà presente l’autrice
Elisabetta Sirani (1638-1665) – pittrice, incisora, disegnatrice e maestra – fu una delle più innovative e prolifiche artiste della Scuola Bolognese nella metà del Seicento. Figlia d’arte, è nata e ha lavorato in una città che ha tradizionalmente celebrato la creatività, l’intelligenza e le virtù delle donne. Il libro, copiosamente illustrato, offre uno sguardo analitico sulla breve vita, le affascinanti opere, la fortuna critica e il lascito culturale di questa artista Barocca di gran successo. Basandosi su fonti archivistiche, come inventari e il diario di lavoro della pittrice, Adelina Modesti ricostruisce vivamente il ricco contesto storico-culturale, indagando sull’identità di Sirani come donna e come artista, sulla sua ambizione professionale, sulla committenza e sulla sua costruzione letteraria come “pittrice eroina” di Bologna.
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