AG.RF. 22.06.2015 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – L’ultima uscita di Ignazio Marino, dal palco della Festa dell’Unità di Roma, è una vera lezione “di stile”: “La destra torni nelle fogne da dove è venuta, invece di dare lezioni di democrazia e rigore a noi, tanto andremo avanti fino al 2023 e faremo lì il nostro bilancio”. Che dire? Questo è l’atteggiamento del sindaco di Roma, ora al centro dell’inchiesta di Mafia Capitale, contestato da più parti e “sollecitato” a dare le dimissioni anche da una parte del Pd; ma egli sembra non voler arretrare di un millimetro, anzi ribadisce: “Mi hanno votato i cittadini e rimarrò qui”. Un’affermazione che sembra più una minaccia per il primo cittadino di Roma, che sta sempre più perdendo consensi dalle diverse parti politiche.
L’attacco di Marino, è rivolto alla destra di Alemanno, quella secondo lui, che aveva “tentato” di “raccomandargli” alcune persone da assumere; e se la prende soprattutto con la gestione dell’ex sindaco di Roma e lo scandalo per le assunzioni in Ama , raccontando di una telefonata di Alemanno che chiedeva appunto, dei favori, per far assumere alcuni “suoi protetti”. Ma per l’ex sindaco di Roma la telefonata non c’è mai stata: “Ignazio Marino ormai è al delirio – spiega – si inventa telefonate che tra di noi non ci sono mai state, giunge all’insulto personale e utilizza un inconcepibile violenza verbale contro la destra. Ho già dato mandato ai miei legali, di procedere con una querela per diffamazione nei confronti del sindaco Marino. È un personaggio ormai finito di cui Roma si deve rapidamente liberare”.
Anche il leader de La Destra Francesco Storace commenta l’attacco di Marino all’ex amministrazione: “Il linguaggio estremista, da anni ’70, di Marino alla Festa dell’Unità è pericoloso; ritengo che il sindaco rappresenti ormai un caso clinico: si presentò come il sindaco di tutti i romani ma forse si è dimenticato che deve rappresentare anche chi è di destra e non merita i suoi insulti: in questo modo non fa altro che riaprire la guerra in strada tra rossi e neri. Più che dimettersi, si faccia ricoverare”. Considerazioni e commenti a parte, la sensazione è che Ignazio Marino, dopo l’iniziale entusiasmo di qualcuno (perché se è stato eletto, qualcuno l’avrà pure votato….), stia per concludere un ciclo negativo, ciclo che non ha portato la città di Roma, a quei risultati che i suoi abitanti speravano…. La manutenzione delle strade è penosa, gli immigrati “vagano” senza meta e la sporcizia regna sovrana….. e come se non bastasse, ora c’è anche lo scandalo di “Mafia Capitale“. Roma fa schifo” si legge sui social network…. E i romani si stanno ribellando…. Come dar loro torto?
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