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LETTERATURA: DALLA CINA GLI INTRIGHI DELLA SOCIETA’ CINESE NEL DIARIO DI UNA PROSTITUTA CINESE

PECHINO (RIVER FLASH)- “Una bottiglia di sakè, ognuno di noi ne ha bevuto metà. Il mio viso si è arrossato terribilmente, ma la mia mente era sobria. Mi sono appoggiata al lato del letto, mentre lui si dirigeva verso il bagno. Avendo imparato dall’ultima ‘lezione’, questa volta mi sono spogliata fino a quando mi sono rimasti addosso solo due piccoli indumenti intimi. Quando è tornato in camera da letto, io ero già sdraiata sotto il piumone. Naturalmente, i due sono diventati uno solo”.

Inizia così il racconto piccante in 120 mila parole dei 17 incontri sessuali di Chang Yan, autrice e protagonista, e del suo amante Yi Junqing, intitolato: ‘Svegliarsi dal sogno di Pechino, galleggiare o affondare. Il diario dell’ennesima amante di Yi Junqing’. È una storia di sesso e corruzione, di regole non dette e compensazioni, di arrivismo e burocrazia malata. La narrazione, pubblicata online, è così maniacalmente precisa e bollente da essere diventata in pochi giorni un tormentone nella rete, una sorta di ‘Cinquanta sfumature di grigio’ alla cinese. Chang indugia sui dettagli erotici con guizzo provocatorio e racconta i suoi incontri a letto con Yi, dal marzo 2011 al dicembre 2012.

E non ci sarebbe stato nulla di particolarmente scandaloso o insolito nell’improvvisa notorietà di Chang Yan se le vicende d’amore, vendetta e ricatto di cui racconta fossero solo un parto della sua fantasia. Si tratta invece del suo vero diario e il suo amante è un uomo in carne e ossa, e non uno qualsiasi. Yi Junqing è il direttore del Dipartimento Centrale per le Traduzioni del Comitato Centrale del Pcc, un’eminenza grigia con lo stesso rango di un vice ministro nella gerarchia burocratica cinese.

Chang si è prostituita al potere per sentirsi più libera, ha usato il proprio corpo come un mezzo per appagare la smania del successo, per tentare di neutralizzare la diseguaglianza sociale e di genere ma ha finito per accentuarla, scavando un vuoto siderale nella percezione culturale delle libertà individuali. Questo è il diario di una sconfitta, scritto da una donna che ha fallito il suo obiettivo di autoemancipazione, incapace di sottrarsi allo stato di soggezione presunto da un sistema tutto al maschile. Chang lo sa e conclude: “Per una donna tirare avanti nei circoli accademici è così difficile. Sono andata avanti con noncuranza e non ho voluto restare indietro, così ho pagato ‘il prezzo dello sviluppo’. Ho sfacciatamente e coraggiosamente esposto la punta di un iceberg e le regole occulte del mondo accademico. Questa è una tragedia, io mi sono sacrificata e così il professor Yi.”

 

Fonte: The Post Internazionale

F.T.  (AG RF 6.02.2013)

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