31 Ago 2013
LETTA, BERLUSCONI E LA POSSIBILE CADUTA DEL GOVERNO: CHI HA UNA SOLUZIONE LA DICA
“riverflash” – Se cade Berlusconi, cadrà anche in governo. E’ questa la frase “chiave” che sta circolando in questi giorni, a definire la complicata situazione del governo Letta e la sua totale incertezza per quanto riguarda un eventuale ulteriore percorso. Ma andiamo con ordine: il cavaliere non intenderebbe arrivare ad una crisi di governo ma sul piatto della bilancia, come contropartita, c’è la possibilità di rimanere in carica come senatore, per collaborare con il governo di larghe intese, iniziando, dopo la vittoria (secondo lui) della cancellazione dell’Imu, con la riforma della giustizia. Per arrivare a ciò, l’ex Premier si affida al “buonsenso” della sinistra e quindi ad un atto di “clemenza” in occasione del voto della giunta in Senato il 9 settembre prossimo, che dovrà decidere in merito ad una sua permanenza o meno come senatore. “Le misure giudiziarie adottate contro di me non hanno nulla della democrazia”, ha tuonato ieri Berlusconi, il quale tuttavia non abbandona affatto l’idea di poter continuare sulla strada delle larghe intese. Dall’altra parte invece c’è il presidente Letta, il quale ha già più volte affermato: “sul voto in giunta non c’è nessun margine, il governo deve andare avanti e se si occupasse di altre questioni, non farebbe il suo dovere perché non ha nulla a che fare con le competenze della giunta”. Tutto ciò rinforzato dalle parole del suo amico/avversario Renzi il quale ha dichiarato che “chi è condannato dovrebbe ritirarsi da solo, senza votazioni in merito”, dichiarazione ancor più supportata dai soliti toni “esagerati” del leader del Movimento 5stelle, Beppe Grillo, il quale, oltre a sparare a zero su Berlusconi, se la prende sempre con tutti e con tutto ciò che sta succedendo il Italia. Quale sarebbe allora la soluzione migliore? E’ giusto far cadere il governo? E’ giusto andare a nuovamente alle urne? E’ giusto che la giunta in Senato decida di far fuori Berlusconi dalla scena politica? E’ giusto “liberarsi” di un leader politico, votato e ancora sostenuto (nonostante tutto) da milioni di elettori? “E’ giusto per il centrosinistra continuare a governare con un “condannato”? Queste sono solo alcune delle domande che la gente (stufa e nauseata da questa situazione) si pone…. Esiste una soluzione? Esiste un “meno peggio”? Chi ha una soluzione in merito la dica……