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LETTA: “APPROVARE RAPIDAMENTE PERCORSI DI PRIVATIZZAZIONE”

FT AG RF 23.09.2013letta

ROMA (RIVER FLASH)- L’Italia “non è un outlet con prezzi da svendita, ma non è neanche Fort Apache a difendere il perimetro di tutto ciò che è italiano”. Così il premier Enrico Letta spiega il piano Destinazione Italia approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri.

Nel piano ci sono “cose che è giusto privatizzare, non tanto per farlo perchè non è detto che il privato sia meglio del pubblico. Ma in alcuni casi è necessario approvare rapidamente percorsi di privatizzazione”. L’obiettivo è “rendere più internazionale il modo di affrontare il mondo, per far arrivare investimenti esteri ma anche per far tornare investimenti italiani che se ne sono andati” grazie a “50 misure concrete” contenute nel Piano. “Abbiamo un drammatico bisogno di investimenti esteri: abbiamo scarsa capacità di attrazione e cifre troppo basse negli investimenti dall’estero. Vogliamo che crescano”, ha concluso Letta.

Su tutto il processo il governo prevede un ruolo “rilevante” del Comitato privatizzazioni, che il ministro dell’Economia rinnoverà ”a breve” per il prossimo biennio. Guardando invece alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, il piano prevede anche di “introdurre per un arco temporale predeterminato e di breve durata, un regime di forte facilitazione ai cambi di destinazione d’uso degli immobili”. Per facilitare poi la presenza di investitori istituzionali nel mercato immobiliare, in particolare non residenziale, si punta anche sullo sviluppo delle Siiq (Società di investimento immobiliare quotate), intervenendo per assicurare agli investitori una redditivita’ in linea con quella degli analoghi strumenti comunitari.

Entro la fine di ottobre, il Tesoro dovrà individuare le partecipazioni da dismettere. Con operazioni, si legge nella bozza del piano Destinazione Italia, da realizzare mediante “procedure competitive”, ovvero aste, oppure “operazioni di largo mercato rivolte a investitori istituzionali e al pubblico retail”. Per valorizzare il patrimonio pubblico il piano Destinazione Italia guarda anche alla revisione dei criteri di assegnazione dei beni, da adeguare ai valori di mercato e la durata dei contratti delle concessioni demaniali, ad esempio delle spiagge. Vanno previste gare, si legge, per ”accrescere la concorrenza. Entro l’autunno le misure del piano Destinazione Italia “si concretizzeranno in un provvedimento di iniziativa governativa”. E’ quanto si legge nella bozza del piano che andrà domani in Cdm, dal quale emerge la nascita, come spin-off di Invitalia, di Destinazione Italia Spa, “entità unica con la responsabilità dell’accompagnamento dell’investitore in Italia” e accorperà le competenze in materia di Invitalia, Ice, Desk Italia presso il Mise. Ogni sei mesi verranno presentati i risultati del lavoro al Cdm e resi pubblici.

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