AG.RF.(redazione9.15.04.2017
“riverflash” – «Vergogna per tutte le immagini di devastazione, di distruzione e di naufragio che sono diventate ordinarie nella nostra vita. Vergogna per il sangue innocente che quotidianamente viene versato di donne, di bambini, di immigrati e di persone perseguitate per il colore della loro pelle, oppure per la loro appartenenza etnica e sociale, e per la loro fede in te». Sono state queste le parole che hanno fatto da contorno alla tradizionale cerimonia della via Crucis che si è svolta ieri sera al Colosseo. Il Pontefice si è presentato puntuale al Colosseo, mentre migliaia di fiammelle accese lo accoglievano in uno scenario suggestivo e quasi incantato, dove stava per svolgersi la liturgia pasquale. “L’amore di Dio vince sempre”: è stato questo il leit motiv della cerimonia, in un mondo sconvolto da guerre e violenza. La voce narrante delle stazioni della via Crucis, è stata quella di Pellettier: il cardinale Vallini ha portato la croce con laici e religiosi durante la prima stazione e l’ultima, poi il Papa alla fine ha parlato a braccio, riflettendo sul momento liturgico e sul momento presente. “Di è amore, è morto sulla croce per sconfiggere il male, oggi incarnato nei drammi delle guerre, dei migranti, delle famiglie lacerate e dei bambini violentati”, ha detto papa Francesco. Le stazioni descrivono i momenti della Passione di Cristo, il male che «lascia senza voce» e poi Dio che scende «nel profondo della nostra notte» umiliandosi per offrirci la sua misericordia. Tutto si è solto secondo imponenti misure di sicurezza: tutta la zona, dai Fori Imperiali al Palatino, è stata interdetta al traffico e la fermata della metro chiusa alle 13. Il piano di sicurezza ha previsto attorno all’Anfiteatro Flavio due aree concentriche chiuse ad ogni tipo di mezzo, con varchi d’accesso e controlli attraverso metal detector.
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