LEGALIZZARE LA CANNABIS PER RISANARE LA SANITA’ DEL LAZIO

AG.RF.(MP).26.01.2013. (ore12.00)

“riverflash”  – Il progetto è quello di dare il via alla legalizzazione della cannabis, a scopo sia medico che creativo e utilizzare i ricavi, per abbattere il “buco” senza fine della sanità del Lazio. A proporre il documento è il consigliere regionale del Pd, Riccardo Agostini, che ha dunque depositato alcuni giorni fa, una mozione sul tema cannabis, lanciando quindi l’idea di un progetto sperimentale che dovrebbe prevedere, come già in Uruguay, (unico Stato al mondo), di coltivare e vendere marijuana a circa 1 euro il grammo in farmacie dotate di licenza; i consumatori potranno consumarne fino a 40 gr. Al mese. Si pensa quindi ad attivare un mercato “legale” dove il prodotto può essere controllato dalla produzione fino al consumatore. Questa è in sostanza l’idea di Agostini, quella appunto che lo Stato possa assumere il controllo e la regolazione di importazione, esportazione, semina, coltivazione, raccolto, produzione, acquisto, deposito, commercializzazione e distribuzione della cannabis e di tutti i suoi prodotti derivati, tramite un’apposita struttura di controllo all’interno del ministero della Sanità. Per motivare appieno la sua idea, il consigliere regionale del Pd, afferma che nella prima fase le risorse provenienti “dall’operazione”, saranno destinate, almeno in una prima fase, al risanamento del SSN e successivamente impiegate per attività di ricerca in ambito sanitario”. Il documento di Agostini, non è l’unico presentato in Italia per legalizzare le droghe leggere e superare così la legge Bossi-Fini, che aveva equiparato la “maria” a cocaina, metanfetamine e crack. Dopo il ddl di legge di Luigi Manconi per liberalizzare il cannabinolo almeno a scopo terapeutico, lo scorso 13 gennaio, Torino è stata la prima città italiana a chiedere, attraverso un voto del consiglio comunale, l’abrogazione della Bossi-Fini e la legalizzazione della cannabis.