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LE “STRANE” MANOVRE DEL GOVERNO: OGGI LA FIDUCIA SULLA LEGGE DI STABILITA’ ALLA CAMERA, TRA POLEMICHE E PROTESTE

AG.RF.(MP).20.12.2013. (ore 6.31)

 “riverflash” – Manovra “aggiusta – conti” o manovra “innesca- polemiche”? Il governo pone la fiducia sulla legge di Stabilità alla Camera e immediate e da più parti, sono piovute critiche e polemiche: dai sindaci, dai sindacati e da Confindustria. Il voto avverrà sabato in tarda mattinata, ma secondo quanto stabilisce il regolamento di Montecitorio, dovranno poi essere votati tutti gli ordini del giorno prima del voto sull’intero provvedimento, che potrebbe slittare a lunedì visto che il Senato ha già fissato a lunedì pomeriggio la seduta per il sì definitivo. Le maggiori proteste che stanno assumendo i toni di una vera e propria rivolta, arrivano dai Comuni, supportati dall’Anci che lancia un appello al capo dello Stato per evidenziare  il malcontento di migliaia di sindaci ed amministratori locali, mentre il segretario generale della Cgil Susanna Camusso dichiara che “la manovra non fa l’interesse del nostro Paese e rappresenta una serie di norme a favore delle piccole lobby”. Anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha voluto dire la sua in merito ed ha affermato che pur trovando nei provvedimenti, qualcosa di positivo, la manovra non sarà sufficiente a far ripartire l’economia del Paese” ed ha parlato anche di “occasione mancata”. La replica agli industriali arriva subito dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, il quale dal vertice Ue di Bruxelles ha spiegato che Confindustria dovrebbe sapere che per tenere i conti a posto, occorre calare gli spread, e “oggi abbiamo raggiunto il punto più basso in due anni e mezzo”. Non vuole fare troppi cambiamenti dunque il premier, vuole tenere l’Italia in equilibrio e vuole arrivare alla crescita senza “sfasciare i conti”.  Ma il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è convinto che questa legge di stabilità, penalizzi i Comuni proprio a causa dei tagli (“la riduzione dei trasferimenti da 1,5 miliardi che si profila, infatti, si aggiunge agli 8 miliardi persi negli ultimi anni. Nessun’altra istituzione ha mai subito tagli così drastici. Si tratta di una manovra debole che prosciuga le casse locali, negando risorse vitali per assicurare ai cittadini tutti quei servizi che li aiutano nella quotidianità. Comune significa scuola, asili nido, manutenzione delle buche nelle strade, autobus, tram, assistenza agli anziani e ai più deboli e se si proseguirà su questa strada, i Comuni non potranno nemmeno dare risposte ai bisogni primari” . Ecco perché anche il primo cittadino di Roma si è schierato a favore dei Comuni ai quali stanno mancando sempre di più, le risorse per andare avanti. A questo punto stanno protestando tutti e appare fin troppo evidente che la manovra non piace a nessuno…. E avanti così tra incertezze e contrasti, con un’unica condivisa certezza: questa legge ha veramente poco del concetto di stabilità……

camera-dei-deputati

 

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