AG.RF 01.06.2014 (ore 22:44)
(riverflash) – Le piogge torrenziali che si sono riversate durante il mese di maggio sulla Bosnia Erzegovina, di intensità mai registrata finora, hanno causato alluvioni di proporzioni catastrofiche con conseguenze difficilmente quantificabili per la popolazione.
Il paese, che dopo la guerra tra il 1992 e il 1995 si è faticosamente rimesso in piedi, adesso è in ginocchio: oltre il 40% del territorio bosniaco è stata ricoperto dalle acque, provocando ingentissimi danni materiali al suolo, alle infrastrutture, ai servizi sanitari e scolastici, al sistema produttivo agricolo. In molte aree inoltre, le piogge torrenziali hanno dissestato il terreno, aumentando drammaticamente i rischi legati alle presenza di mine e ordigni inesplosi nel suolo, retaggio del passato bellico del paese.
Più del 40 per cento del territorio della Bosnia ed Erzegovina è stato invaso dalla forza distruttrice delle acque. Oltre 950.000 persone hanno dovuto lasciare le proprie case per mettersi in salvo; alcune città sono state completamente distrutte lasciando la popolazione in stato di estrema necessità.
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