AG.RF.(Claudio Peretti).14.07.2020
“riverfash” – Mi riferisco alle parole più usate in TV, a quelle che ai politici, durante le interviste, scappano con più facilità, proprio perché si rendono conto, inconsciamente, che i loro discorsi hanno bisogno di quei termini particolari, in quanto le loro azioni sono esattamente l’opposto.
La prima parola di cui parlo è: Concreto, Concreti. Chi non ha sentito dire, da parte di qualsiasi politico, sia di destra che di sinistra: noi proponiamo leggi concrete, noi proponiamo fatti concreti, noi abbiamo bisogno di concretezza ecc. ecc. Ma poi, andando a guardare, dove sono le leggi concrete? Dove sono i fatti concreti? Nessuno li ha visti, anzi, abbiamo visto sempre maggiore fumosità, sempre più promesse non mantenute, sempre più litigi, sempre più evanescenza. Questa è la politica che oggi ci viene propinata.
Un’altra parola che sentiamo spesso da parte di tutti è: Burocrazia. Tutti si riempiono la bocca con il fatto che la burocrazia è troppa e che si deve semplificare… Ma poi nessuno ci dice come: Come se non sapessero che la burocrazie deriva dalle leggi che abbiamo e, siccome siamo il paese che in Europa ha il maggior numero di leggi, è chiaro che siamo il paese più burocratico d’Europa. In Italia abbiamo circa 165.000 leggi, contro le 7500 della Francia, 5300 della Germania e 3500 del regno Unito. Come si fa a sburocratizzare l’Italia senza cancellare qualche migliaio di leggi? Per ogni legge si è creato un ufficio, un ente per farla rispettare, se quella legge venisse cancellata, quell’ente o quell’ufficio non servirebbero più, ecc. ecc. I vari direttori e manager di stato, poi, se la regola di cui sono i tutori non fosse rispettata, potrebbero essere condannati, per cui è logico che la devono fare rispettare.. e la burocrazia non può che autoalimentarsi. Poi ci sono le regole che la fanno a botte, come quello che è successo i giorni scorsi in Sardegna: un gruppo di ricchi turisti americani arrivato con volo privato, si sarebbero pagati la permanenza in lussuosi alberghi della Costa Smeralda, erano ance disposti a farsi il famoso “tampone” a loro spese: Bene, sono stati rispediti a casa. Ma contemporaneamente è arrivata una nave ONG coi clandestini pieni di coronavirus e loro sono rimasti a nostre spese.. Come mai? Semplice, per i clandestini abbiamo fatto leggi per l’accoglienza a tutti i costi, per i ricchi turisti americani c’è un decreto recente, per cui non si accettano turisti dagli USA. Dove sta la logica?
Altre parole abusate da tutti i politici: Questo Paese… Quasi che non sia più di moda dire Italia. Come se, chi dica: Italia si schieri dalla parte dei sovranisti, cosa c’è nel subconscio dei politici, sia di destra che di sinistra, che impedisce di parlare di Italia, invece che di questo paese?
Altra parola abusata: Lavoro. Tutti i politici parlano del lavoro, tutti dicono che si devono aumentare i posti di lavoro, ma nessuno fa niente per cui ciò accada. Anzi, con tutte le regole, le leggi, i decreti, le tasse, non fanno altro che rendere sempre più difficile per un imprenditore creare posti di lavoro. Perché, diciamocelo chiaro, in un paese non comunista il lavoro lo creano gli imprenditori. Lo stato tutt’al più crea posti che consumano ricchezza, ma non lavoro che la genera. E allora, tutto questo parlare di lavoro da parte dei politici, a che serve?
Quindi, ricordando il vecchio proverbio che “la lingua batte dove il dente duole” ogni volta che sentiamo i nostri politicanti abusare di alcune parole, vuol dire che proprio di quei concetti si rendono conto di non poter fare nulla ma solo cercare di incantare le masse che dovrebbero dar loro il voto.
Categoria: Attualità | Tag: burocrazia, clandestini, Lavoro, leggi, omg, paese, parole abusate, politici, RF, riverflash, sburocratizzazione
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