24 Apr 2014
TUFFI: MI CHIAMO LAURA BILOTTA, HO 18 ANNI E VENGO DA COSENZA
di Nicola Marconi (AG.RF 24.04.2014) ore 09:09
(riverflash) – Oggi vi voglio presentare Laura Bilotta: Laura è una tuffatrice della Tubisider Cosenza Nuoto e del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, punta di diamante del squadra nazionale giovanile, già medaglia di bronzo agli ultimi Europei juniores di Poznan. Conosciamola meglio insieme!
TuffiBlog: Ciao Laura per prima cosa presentati ai nostri lettori: chi sei, da dove vieni e quanto tempo fa hai iniziato a fare i tuffi.
Laura Bilotta: Mi chiamo Laura Bilotta, ho 18 anni e sono di Cosenza. Frequento l’ultimo anno del Liceo Classico, sono tesserata con la Tubisider Cosenza Nuoto e il gruppo sportivo Fiamme Oro e ho iniziato a fare tuffi all’età di 5 anni.
TB: Questo per te è un anno molto importante: Campionati Europei juniores, Olimpiadi giovanili e Campionati Mondiali juniores… E in più le qualifiche per la nazionale A… Ti senti in grado di affrontare tutti questi impegni? Qual’è lo spirito con cui ti prepari, sei preoccupata?
LB: Ho preparato la mia stagione agonistica consapevole di tutti gli impegni che avrei dovuto affrontare, ho centrato il primo obiettivo qualificandomi per le Olimpiadi Giovanili di Nanchino e ora andrò avanti “step by step”.
TB: Secondo te chi dei tuoi compagni della nazionale giovanile riuscirà a qualificarsi per gli Europei e chi è che ha già la qualifica?
LB: Il punteggio limite è stato centrato già dalla maggior parte dei maschi, mentre per quanto riguarda le femmine mancano all’appello ancora tutte le specialità della categoria B e un posto per i trampolini della categoria A. A contendersi la qualificazione sono Malvina Catalano ed Estilla Mosena per la categoria A e Laura Granelli, Camilla Tramentozzi, Camilla Kiki Magnolini e Lucia Bertocchi per la categoria B.
TB: Quest’ anno i Campionati Europei juniores si terranno a Bergamo: sei felice che si svolgano in Italia? Gareggiare “in casa” può in qualche modo aiutare i nostri tuffatori?
LB: Si, sono felice che si svolgano in Italia ma questo non necessariamente significa avere dei vantaggi. Per quanto riguarda la piscina è un ottimo impianto dove ho già gareggiato in passato e penso che sarà un’ottima cornice per quest’importante avvenimento sportivo.
TB: Parliamo invece dei tuoi avversari: quale sono le atlete italiane che temi di più e poi quelle straniere e perchè?
LB: Sicuramente le veterane della nazionale italiana considerata la loro esperienza. In campo internazionale per il momento guardo alla mia categoria e quindi le più temibili sono le “solite” cinesi oltre alle australiane, canadesi, inglesi e russe.
TB: Parlaci anche delle atlete, tuffatrici e non, che ti ispirano di più, che per te sono un esempio.
LB: La mia atleta di riferimento da quando ho iniziato questo percorso è stata Tania Cagnotto, però col tempo ho iniziato ad apprezzare anche altre atlete del calibro di Guo Jingjing che nel campo dei tuffi si può considerare un’icona. Sicuramente Valentina Vezzali pluricampionessa olimpica, nonostante non sia più giovanissima, per me rappresenta un esempio di professionalità, costanza e determinazione per il raggiungimento dei propri obiettivi.
TB: Raccontaci come vedi il mondo dei tuffi in Italia!
LB: Una cosa positiva è rappresentata dalla crescita di questo settore negli ultimi anni, con un sensibile aumento dei tesserati. Ciò nonostante ci sono diverse criticità, una fra tutte è la carenza degli impianti e di strutture idonee all’attività specifica dei tuffatori quali palestre con attrezzature dedicate. Per quanto riguarda il futuro della nazionale giovanile ci sono diversi tuffatori in crescita i quali potrebbero dire la loro anche in campo internazionale. Se fossi il CT solleciterei le società a dotarsi di attrezzature specifiche coinvolgendo degli sponsor e favorirei le esperienze all’estero sia per gli atleti che per i tecnici al fine di raggiungere un livello tecnico più elevato.
TB: Hai da poco inserito il doppio e mezzo rovesciato carpiato da 3 metri: è stata dura? Hai altri tuffi nuovi in cantiere?
LB: Sicuramente all’inizio è stata dura, ma adesso posso affermare di averlo stabilizzato; per quanto riguarda il cantiere… è sempre aperto!!
TB: Ora fai parte del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro: cosa significa questo per te?
LB: É stata una grande soddisfazione per me essere entrata ancora diciassettenne in un gruppo sportivo militare tra i più blasonati e che annovera tra i suoi atleti campioni olimpici e mondiali.
TB: Hai da poco compiuto 18 anni: la tua vita è molto diversa da quella di un’adolescente normale? Fai molti sacrifici per allenarti?
LB: Le mie giornate sono senza dubbio diverse da quelle dei mie coetanei. Quest’anno ancor di più in quanto dovrò affrontare gli esami di maturità classica e al tempo stesso dovrò preparare i Campionati Europei che si svolgeranno praticamente in contemporanea. I sacrifici sono una costante della mia giornata, ma la passione per questo sport è tanta da non farmeli pesare.
TB: Cosa fa Laura quando non si allena?
LB: Mi piace uscire con i miei amici e soprattutto andare a ballare, e da poco ho scoperto la mia passione per il bowling.
TB: Cosa farai “da grande”: vorresti diventare medico, avvocato, economista oppure vorresti restare nel mondo dello sport?
LB: Considerato che il prossimo anno frequenterò l’università, mi piacerebbe prepararmi per una professione “tradizionale”, che mi consenta al tempo stesso di non abbandonare l’ambito sportivo.
TB: Dopo il collegiale di Pasqua la nazionale juniores doveva partecipare al meeting giovanile di Dresda, ma così non è stato..
LB: Abbiamo saputo proprio durante quest’ultimo collegiale che la nazionale giovanile non avrebbe partecipato al meeting di Dresda, quindi il lavoro d’ora in poi sarà incentrato alla preparazione per il prossimo appuntamento internazionale ovvero i Campionati Europei di Bergamo.
TB: In bocca al lupo allora e buon lavoro!
LB: Crepi il lupo e grazie!