AG.RF.(redazione).09.12.2018
“riverflash” – E’ successo un po’ di tutto ieri, allo stadio Olimpico, tra Lazio e Sampdoria: tra pali, var, espulsioni, è finita 2 a 2 la sfida tra i biancocelesti i blucerchiati e dove non sono certo mancate le emozioni. La partita è stata sbloccata da Quagliarella e nel secondo tempo, la squadra di Inzaghi riesce a ribaltare il risultato, ma non a portare a casa 3 punti fondamentali, nonostante nella ripresa, avesse messo in pratica un vero e proprio forcing, che li ha portati prima a pareggiare i conti e poi addirittura a passare in vantaggio grazie ad un rigore. Ma all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero del match, Saponara regala alla sua squadra (rimasta in 10 per il rosso a Bereszynski), il gol del pari, che gela i tifosi presenti all’Olimpico. E così, la delusione è servita. Tuttavia, il primo tempo non lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto più avanti: la partita è iniziata in modo equilibrato e la prima emozione arriva al 12′ quando viene annullato giustamente un gol a Immobile: il gol del vantaggio sampdoriano, era però nell’aria e al ‘20esimo Quagliarella tutto solo in area, sfrutta un assist di Murru per battere comodamente Strakosha. Nella ripresa, inizia il forsennato forcing della Lazio, che si accorge dell’atteggiamento troppo rinunciatario della Sampdoria e vuole approfittare del momento. A quel punto arriva la mossa decisiva (e forse tardiva) di Inzaghi, che manda in campo Luis Alberto. Nel quarto dei 6 minuti di recupero, accade l’incredibile: Bereszynksi atterra al limite Correa: inevitabile il secondo giallo per il terzino polacco che lascia i suoi in 10. Luis Alberto batte la punizione, la barriera respinge ma c’è una mano galeotta di Andersen. Il Var richiama Massa che dopo un’attenta revisione delle immagini assegna il rigore e i biancocelesti, che passano in vantaggio. Sembra fatta, anche perché la Lazio aveva un uomo in più e mancavano pochi minuti alla fine della partita, incredibilmente però, al minuto100, un lungo lancio di Murru, spizzata di testa di Ekdal e Saponara, lasciato clamorosamente da solo al centro dell’area, che supera in pallonetto con un’acrobazia volante Strakosha e all’Olimpico è gelo totale, mentre i tifosi stavano ancora festeggiando il prezioso vantaggio e finisce così, con un pareggio una partita non adatta ai “deboli di cuori”. Simone Inzaghi, quasi non ce la fa a parlare a fine partita e si limita a dire: “questa partita mi lascia l’amaro in bocca, mai vista una rimonta simile”, mentre il mister sampdoriano Giampaolo, ha dichiarato: “rigore dubbio: il gol di Saponara rappresenta la giustizia divina”.
LAZIO-SAMPDORIA 2-2 (0-1)
LAZIO (3-5-2): Strakosha 5,5; Wallace 5 (31′ st Luis Alberto 6,5), Acerbi 6, Radu 5,5; Patric 5, Parolo 6, Badelj 5,5 (7′ st Correa 6), Milinkovic-Savic 4, Lulic 6; Caicedo 5 (7′ st Cataldi 5,5), Immobile 6,5. In panchina: Guerrieri, Proto, Luiz Felipe, Lukaku, Berisha, Durmisi, Bastos, Caceres, Murgia. Allenatore: Inzaghi.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero 5,5; Bereszynski 5, Colley 5, Andersen 6, Murru 6,5; Praet 6 (25’st Jankto 6), Ekdal 6, Linetty 6; Ramirez 5,5 (37′ st Saponara 7,5); Quagliarella 7, Caprari 6 (20′ st Kownacki 5,5). In panchina: Rafael, Belec, Vieira, Sala, Tavares, Ferrari, Tonelli, Defrel, Rolando. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Massa di Imperia.
RETI: Quagliarella AL 20′, Acerbi all’80’, Immobile (rig) al 95′ e Saponara al 100′.
AMMONITI: Caicedo, Bereszynski, Immobile, Audero, Wallace, Linetty e Andersen.
ESPULSO: Bereszynski per doppia ammonizione
ANGOLI: 8-6 per la Lazio.
RECUPERO: 2′ e 10′
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