8 Gen 2014
LAZIO: PER LOTITO LICENZIAMENTO DI PETKOVIC PER GIUSTA CAUSA, MA IL TECNICO VA PER VIE LEGALI
S.F. – 08.01.2013 (ore 12,15)
(riverflash) – Licenziare un dipendente per giuste cause vuol dire che ha commesso mancanze gravi, ben configurate. Potrebbe essere aver accumulato assenze eccessive, aver rubato. Claudio Lotito, presidente della Lazio, si gode il ritorno di Reja con la vittoria sull’Inter ma rischia di pagare una penale salata.
Paco d’Onofrio, avvocato di Vlamir Petkovic, ha affermato senza tentennamenti: “Provvedimento ingiusto e illeggittimo”.
Gli risponde Gian Michele Gentile, avvocato della Lazio: “Ognuno è padrone di sostenere le proprie tesi. La Lazio ritiene di aver adottato il provvedimento sulla base delle norme in vigore, dello Statuto dei lavoratori. E’ stata fatta una contestazione su fatti specifici che riguardano eventuali responsabilità del tecnico e dei suoi due collaboratori (Manicone e Rongoni, ndr). E’ stato dato un termine, i tre hanno risposto contestando e chiedendo di essere sentiti. Ieri sono stati convocati, hanno avuto tutto il tempo per esporre le proprie ragioni. La società stamattina ha tratto le proprie conclusioni e ha adottato il proprio provvedimento, perché evidentemente ha ritenuto non soddisfacenti le giustificazioni fornite e in alcuni aspetti anche non veritiere. Ci sono fatti incontrovertibilmente acquisiti, anche se sono stati negati le prove della loro esistenza ci sono“.
Secondo quanto sostiene l’avvocato Gentile, Petkovic avrebbe disatteso le norme su un doppio livello: “Ci sono degli aspetti di normative federali che riguardano la possibilità dei tecnici di stipulare contratti con altri club in pendenza di rapporto di lavoro. E queste normative sono state violate. Ora si può sostenere che questa norma riguarda un club e non una nazionale, ma è un problema del tutto opinabile. Quello che ha determinato il licenziamento – illustra Gentile – è stato il fatto che Petkovic e i suoi collaboratori, una volta emerse le voci di trattative con la Federazione svizzera, davanti alla richiesta sia della stampa che del presidente hanno negato l’esistenza di queste trattative. Questo secondo la società è uncomportamento che ha violato il principio della fiducia. Per questo entriamo nellle normative che riguardano l’elemento fiduciario nel rapporto di lavoro, quindi lo Statuto dei lavoratori. Abbiamo una doppia violazione, sia di carattere federale che giuslavoristico“.