di Stefano Celestri – AG.RF 29.06.2015 (ore 11:18)
(riverflash) – Non si corre oggi a Capannelle per lo sciopero degli operatori ippici, dei quali condividiamo la forte preoccupazione nei confronti di un governo che ha dato incarico al sottosegretario Castiglione (NDC), indagato per il Cara di Mineo, struttura che ospita profughi e migranti, di ristrutturare il comparto ippico. Un settore che non merita di essere governato da gente come Antonio Panzironi, collusa con la malavita e ospite delle galere italiane.
Non condividiamo, invece, che a farne le spese sia ancora una volta il trotto romano, rimasto inattivo per oltre un anno a causa della chiusura di Tor di Valle. Oggi salta il premio Tino Triossi, tra gli appuntamenti eccellenti per trottatori di 4 anni a livello nazionale. Con il Triossi salta anche il premio Carena, riservato alle femmine. Proprietari, allenatori e guidatori attraversano momenti difficili, di soldi se ne vedono pochi e sempre in ritardo. Se si toglie anche il gusto di vedere un proprio cavallo correre un Gran Premio restano solo i sacrifici.
L’avvenuta comunicazione da parte del MIPAF della conferma del calendario di corse e le intenzioni trapelate in vista dell’incontro programmato per mercoledì’ 1 luglio tra categorie e Ministero avevano fatto pensare ad una conferma in extremis del convegno di domani che è uno dei più importanti del calendario nazionale del trotto italiano. Crediamo abbia prevalso la paura del futuro per i prossimi anni, senza aiuti statali per i premi al traguardo dopo che in passato lo Stato italiano ha incamerato gran parte dei proventi delle scommesse ippiche.
Questo lo scarno comunicato di Hippogroup Roma Capannelle: “Il convegno di corse del 29 giugno 2015, causa agitazione degli operatori ippici, è annullato a tutti gli effetti”.
La posizione delle categorie e la conseguente non dichiarazione dei partenti è stata commentata dal Direttore dell’ippodromo romano, Elio Pautasso , come “una presa di posizione inutile e dannosa, che fa perdere risorse importanti in un momento di così grave crisi del settore”.
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