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L’ascesa di Angelino alla guida del nuovo centrodestra

l43-angelino-alfano-nuovo-131205193432_big di Domenica Stilo (AG.RF 27.06.2014) ore 15.00

Angelino Alfano nasce ad Agrigento, il 31 ottobre 1970. È un politico italiano diplomato presso il liceo scientifico Leonardo di Agrigento, Laureato in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha iniziato la sua esperienza politica con la Democrazia Cristiana, e nel 1994, decide di aderire al neonato partito Forza Italia. Si candida per la prima volta nel 1996 ed è eletto nel collegio di Agrigento per FI Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nella XII legislatura. La sua attività politica continua e nel 2000 è capogruppo di Forza Italia all’ARS e, poco dopo ,
assume l’incarico di vicepresidente del Comitato per la Legislazione della Camera nel 2001. Sembra un anno molto positivo per il giovane Angelino, se non fosse che nello stesso anno , La Repubblica rese conto della sua presenza al matrimonio, nel 1996, della figlia di Croce Napoli ( boss mafioso di Palma di Montechiaro e morto nel 2001). Tale presenza fu testimoniata da un video amatoriale della festa. Alfano, all’epoca neo-deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, avrebbe salutato con affetto Napoli. In un primo momento, Alfano dichiarò a Repubblica di non avere “nessuna memoria o ricordo di questo matrimonio” e che “non ho mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro”. In seguito affermò di aver ricordato di essere stato effettivamente a quel matrimonio ma di aver ricevuto l’invito dallo sposo e di non conoscere la sposa e la sua famiglia. Messe a tacere queste malelingue, la sua carriere politica gli da molte soddisfazioni: nelle elezioni politiche del 2008 è rieletto alla Camera dei deputati con il Popolo della Libertà. Entrato nelle grazie dell’ormai ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il coordinatore siciliano è considerato uno dei giovani emergenti del partito. Ebbene si, il giovane Angelino a soli 37 anni, l’8 maggio del 2008 diviene ministro della Giustizia del governo Berlusconi.
Col tempo però il PDL si ritrova a dover riacquistare la fiducia di molti elettori, le amministrative del 2011, infatti, segnano un netto arretramento del partito. Dopo l’esito, il 1º giugno 2011, l’ufficio di presidenza del PDL decide di designare Alfano nuovo segretario politico del partito, carica ufficializzata il 1º luglio dopo la modifica allo statuto del partito che non prevedeva la figura del segretario, ma solo del presidente.
Il 19 luglio 2013 il Senato della Repubblica Italiana discute la mozione di sfiducia presentata da Sel e Movimento Cinque Stelle contro il ministro Alfano. Il Partito Democratico aveva deciso nell’assemblea dei senatori del giorno precedente di votare contro la sfiducia, ma il Senato boccia la mozione con 226 no, 55 sì e 13 astenuti.
Il giovane pupillo ha acquistato molto consenso ed è soprattutto una delle pochissime figure di cui il cavaliere pensa di potersi fidare.
Il 30 settembre 2013, su proposta di Silvio Berlusconi in seguito alla decisione del governo di aumentare l’Iva, rassegna le dimissioni insieme ad altri quattro ministri del Pdl: Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi,Gaetano Quagliariello, che il premier Letta respinge. Il Pdl si divide sul sostegno al governo e Angelino comunica a Silvio che gli ormai ex ministri restano contrari alla crisi e non garantiscono il voto di sfiducia a Letta. Qualche mese dopo Alfano comunica la decisione di non entrare a far parte di Forza Italia e di costituire un gruppo parlamentare autonomo, il Nuovo Centrodestra.
Alfano entra nel nuovo governo Renzi il 22 febbraio 2014, dove mantiene la carica di ministro dell’Interno, oltre ad essere capo delegazione del suo partito, l’NCD.

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