L’ARTE DI FRIDA KAHLO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE

di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 20.03.2014) (riverflash) – L’Italia e il Messico, due paesi lontani sia geograficamente che culturalmente, si incontrano per offrire agli amanti della cultura una mostra attesa da tempo: “Frida Kahlo”, da oggi 20 marzo al 31 agosto 2014 alle Scuderie del Quirinale di Roma. A questa seguirà poi, dal 20 settembre 2014 al 15 febbraio 2015, “Frida Kahlo e Diego Rivera” al Palazzo Ducale di Genova.

La prima esposizione, curata da Helga Prignitz-Poda, autrice anche del catalogo, è organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo, insieme con MondoMostre. Circa 130 opere tra dipinti e disegni atti a ripercorrere il percorso artistico di un’icona dell’arte e della cultura messicana novecentesca. Nata nel 1907, Frida Kahlo non ebbe una vita facile, sia per l’incidente che la colpì alla giovane età di 17 anni che per l’aborto. Un’anima forte, libera, uno spirito ribelle, un simbolo dell’avanguardia, portatrice dei suoi valori ed ideali. L’esuberanza della vita di Frida traspare anche nelle sue opere: famosi i suoi ritratti, in cui non è visibile solo una donna, bensì i dolori, l’amore, i pensieri di una figura a volte triste, altre felice. La sua emancipazione l’ha resa senza dubbio un’anticipatrice del movimento femminista.

“Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”, diceva. Forse perchè i sogni le facevano un po’ paura o forse perchè nella realtà poteva disegnare le emozioni, poteva specchiarsi, nella sua bellezza e bruttezza. Guardare e studiare le sue opere permette non solo di affacciarsi nella sua vita, ma anche di capire i movimenti culturali messicani di quel periodo, dal Pauperismo rivoluzionario all’Estridentismo, dal Surrealismo al cosiddetto Realismo magico. Presenti infatti nel percorso espositivo anche delle opere di autori che hanno vissuto la pasionaria dell’arte.

Un’arte, quella di Frida Kahlo, non facilissima da comprendere, sicuramente interessante, in parte dubbiosa. L’amore incondizionato per Diego Rivera, l’arte, la scrittura, la pittura e le ideologie fanno di questo personaggio emblematico un’icona che difficilmente verrà dimenticata, soprattutto dopo questa mostra.