AG.RF.(MP).02.12.2014
“riverflash” – Verrà inaugurata giovedì 4 dicembre alle 18,30, la mostra “L’Accademia e l’Eros” curata da Massimo Sarandrea con una trentina di opere ad inchiostro di china di Roberto Di Costanzo. La mostra, ingresso libero, sarà visitabile sino al 24 dicembre. L’esposizione “L’Accademia e l’Eros”, nata dall’incontro di Roberto Di Costanzo con Massimo Sarandrea della Galerie Giulia Antiquités, si inaugurerà giovedì 4 dicembre alle ore 18,30 in via Giulia 140, a Roma. L’esposizione, che si potrà visitare sino al 24 dicembre, segue un processo di indagine artistica, una ricerca storica attraverso il segno, quale primaria forma di manifestazione dell’arte. I soggetti rappresentati raccontano un erotismo che non è scandalo bensì quotidianità e uguaglianza, per una società che ha paura di scoprirsi, frammentata, diversa, ma accomunata dalla propria spinta emotiva e sessuale. L’obiettivo della mostra è quello di riportare alla luce, attraverso la splendida cornice di via Giulia e le atmosfere della prestigiosa galleria antiquaria Galerie Giulia Antiquités, un momento legato allo studio accademico di modelli dal vero. Dall’antica accademia d’arte alla moderna indagine fisiognomica, sempre indagando quell’intrinseca attrazione dell’uomo per l’ambiente intorno a se e nel suo rapportarsi con gli altri. Il disegno, spesso considerata arte minore, è in realtà la sola nella quale vi si rintraccia l’abilità del disegnatore di tracciare l’idea primaria sul foglio, la sua immediata e fluida ispirazione, il segno puro non ancora trattato. Una genesi su carta che rivive oggi, fedele al segno emotivo e convulso a rappresentare ancora l’ eccellenza italiana nel mondo. Coprotagonista della mostra, nonché chiave visiva della stessa, è l’erotismo, che supera l’esibizione fine a se stessa e che si aggiunge alla straordinaria opportunità del disegno e del ritratto dal vero di poter comprendere il corpo, di poterlo vivere appieno nello studio del classico rintracciandone modelli antichi di rara bellezza. Indipendentemente dal colore e dalla taglia, dalle preferenze sessuali e dalle diversità fisiche e mentali. I soggetti esposti raccontano l’eros da nuovi punti di vista, mai volgari, ma che punta a sottolinearne la sua carica nella quotidianità e nel suo segreto: l’eros come principale collante sociale, fonte di uguaglianza, che non deve essere mai motivo di scandalo ma sinonimo di umanità. Tra i protagonisti dei ritratti, uomini e donne, gay ed etero, donne di colore e taglie oversize, uomini in attesa, preti senza colletto, donne sole e prostitute senza voglia. Una mostra che racconta l’erotismo di una società che ha paura di scoprirsi, frammentata, diversa, ma accomunata dalla propria spinta emotiva, emozionale e sessuale. Ecco il pensiero dell’artista e del gallerista: “La mostra l”Accademia e l’Eros” nasce da un incontro col il maestro Piero Tosi – dichiara l’artista Roberto Di Costanzo – il quale avendo seguito il mio percorso artistico negli ultimi anni, mi invitava a scoprire il corpo,l’anatomia l’espressione fisica. Dall’invito di un maestro nasce questo viaggio intimo che intende sposare l’arte del disegno con la ritrattistica. Ho voluto raccontare storie ed in ognuna cercato particolari nei quali perdermi e svelare l’animo di chi posava. Una costellazione di segni a cui ho affidato l’incontro tra la mano rapida al tratto ed il bisogno dell’occhio di cercare nella bellezza verità. Verità narrata dalla carta che non intende rinchiudersi nel giudizio sintetico dell’opera ma che intende suggerire una chiave di lettura e di domanda sull’eros nel contemporaneo”. “Roberto indaga il corpo umano – afferma Massimo Sarandrea, dottore in Conservazione dei Beni Culturali – e in particolar modo i volti dei suoi modelli e modelle alla ricerca del profondo spirito dell’eros che alberga in ognuno di noi. Una ricerca nel segno che ci conduce a riflessioni sulla seduzione di un particolare, un racconto del corpo che ci conduce a scoprire attraverso i dettagli indagati con acuta insistenza il mistero della forma nell’arte”. Galerie Giulia Antiquités, sita a Roma in via Giulia 140, nasce nel 2009 come luogo di incontro per gli amanti del bello e dell’arte, uno spazio dove reperire oggetti ricercati e selezionati. Il suo fondatore Massimo Sarandrea, dottore in Conservazione dei Beni Culturali, offre la sua competenza in materia artistica sia per indagini e valutazioni, sia per favorire la sua clientela nel reperimento di oggetti d’arte dal ‘500 agli anni ’40 del ‘900. Principali elementi distintivi della galleria sono la ricerca selettiva di oggetti d’arte “insoliti”, uno spiccato gusto per il bello e la passione collezionistica al servizio di tutti coloro che cercano “frammenti” dispersi di storia passata. Roberto Di Costanzo è ritrattista, illustratore, pittore, docente di storia del costume. Dopo l’ Accademia di Belle Arti di Roma indirizzo scenografia teatrale, spinto dal grande amore per il cinema, accede al prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove seguito dal Maestro costumista Piero Tosi, suo mentore, e dallo scenografo Andrea Crisanti, si diploma in scenografia, costume ed arredamento per il cinema. Contemporaneamente cresce il suo interesse per l’ illustrazione che lo porterà a lavorare su progetti editoriali di rilievo anche in Francia, Svizzera e Belgio. Dopo numerose mostre personali in Italia, su invito del Maestro Pierre Cardin espone presso l’Espace Cardin a Parigi, presentandosi al pubblico francese nella veste di illustratore e ritrattista. Da qui l’ ascesa e l’esposizione presso la Casa dell’Architettura di Roma, l’Istituto di cultura francese (Centre Saint Louis) e l’interesse crescente nel collezionismo parigino. Le sue opere grafiche figurano in collezioni private e in prestigiose gallerie tra Roma, Milano e Parigi. Attualmente è docente di storia del costume all’Accademia del Lusso di Roma. Conduce inoltre seminari di disegno e pittura.
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