1 Feb 2015
LA VERA STORIA DELLA COCA-COLA: NASCE LA BEVANDA CHE HA RINFRESCATO IL MONDO
AG.RF 01.02.2015 (ore 11:48)
(riverflash) – Una storia di 129 anni non si può raccontare in una sola puntata, ce ne vogliono almento due. La storia è quella della Coca-Cola, la bevanda più diffusa al mondo nonostante l’avversione verso di lei dei dietologi, che la vietano senza attenuanti. Il prodotto dal gusto più conosciuto al mondo nacque ad Atlanta, Georgia, l’8 maggio 1886, quando il Dr. John Stith Pemberton, farmacista del posto, produsse uno sciroppo che sarebbe poi diventato Coca-Cola. L’inventore portò una caraffa del suo nuovo ritrovato alla farmacia Jacobs’, poco distante, dove fu assaggiato, dichiarato “ottimo” e posto in vendita a cinque centesimi al bicchiere come bevanda da asporto. Allo sciroppo si aggiunse sin da subito acqua gassata, ottenendo una bevanda “deliziosa e rinfrescante”, come viene definita ancora oggi da chiunque la assaggi.
Ritenendo che “le due C si sarebbero prestate a realizzare un bel logo pubblicitario”, il socio e contabile del Dr. Pemberton, Frank M. Robinson, suggerì il nome e scrisse l’ormai famoso marchio «Coca Cola» con il suo inimitabile corsivo. Presto comparve la prima pubblicità a stampa di Coca-Cola sul quotidiano The Atlanta Journal, dove si invitavano i cittadini assetati a provare “la nuova e popolare bevanda da asporto”. Dipinte a mano, sulle soglie dei negozi comparvero le prime tende parasole con la scritta “Bevete Coca-Cola” sulla tela cerata. Durante il primo anno, si vendettero in media appena nove bicchieri al giorno.
Il Dr. Pemberton non comprese mai a pieno il potenziale della bevanda che aveva creato. Cedette a poco a poco quote dell’azienda a diversi soci e, poco prima della morte nel 1888, vendette il resto di Coca-Cola ad Asa G. Candler. Abile uomo d’affari della città, Candler procedette ad acquistare la partecipazioni altrui e ad acquisire il controllo completo della società.
Il 1° maggio 1889, Asa Candler pubblicò un annuncio a piena pagina su The Atlanta Journal, presentando la sua attività di vendita di generi farmaceutici come “proprietaria esclusiva di Coca-Cola… squisita, dissetante, tonificante, stimolante”. La proprietà completa dell’azienda, che in realtà Candler non raggiunse fino al 1891, gli costò in totale 2.300 dollari.
Già nel 1892, il fiuto di Asa Candler aveva quasi decuplicato le vendite dello sciroppo Coca-Cola, tanto che ben presto la farmacia fu abbandonata, per poter dedicare la massima attenzione alla bevanda. Con il fratello, John S. Candler, Frank Robinson (ex-partner di John Pemberton) e altri due soci, Candler costituì un’impresa denominata «The Coca-Cola Company», il cui capitale iniziale era di 100.000 dollari. Il marchio «Coca-Cola», in uso sul mercato sin dal 1886, fu registrato all’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti il 31 gennaio 1893 (e poi rinnovato periodicamente).
Sostenitore convinto del potenziale pubblicitario, Candler potenziò il marketing intrapreso dal Dr. Pemberton, distribuendo migliaia di coupon che davano diritto a un bicchiere omaggio di Coca-Cola. Promosse il prodotto senza sosta, distribuendo ventagli ricordo, calendari, orologi, portabevande e innumerevoli novità, tutte a marchio «Coca-Cola».
Il giro d’affari continuò a crescere, con l’apertura, nel 1894, del primo stabilimento di produzione fuori Atlanta, a Dallas, in Texas. Ne seguirono altri l’anno successivo a Chicago e Los Angeles.
Nel 1895, tre anni dopo la nascita di The Coca-Cola Company, Candler poté annunciare nella relazione annuale agli azionisti che “oggi si beve Coca-Cola in ogni Stato e territorio degli Stati Uniti“.
Con l’incremento della domanda di Coca-Cola, in breve tempo l’azienda si trovò a vendere più di quanto gli impianti riuscissero a produrre. Il nuovo edificio a tre piani costruito nel 1898 fu la prima sede a ospitare esclusivamente produzione e uffici direzionali e fu salutato da Candler come struttura “sufficiente a tutte le nostre esigenze presenti e future”. Dopo poco più di 10 anni dovettero invece cambiarla, per allargarsi ulteriormente.
(Fine della 1ª puntata)
Fonte: http://www.coca-colaitalia.it