Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

LA UE PREPARA LE SANZIONI ALL’UCRAINA DI YANUKOVICH

di Consolata Chiantelassa  (AG.RF  21.02.2014)

(riverflash) – Sembrano imminenti sanzioni dall’Unione Europea dopo la violenza che ha causato la morte di 26 persone a Kiev, mentre Yanukovich condanna l’opposizione, affermando che ha superato i limiti.

Il presidente ucraino Viktor Yanukovich, apertamente favorevole all’entrata nell’orbita russa con allontanamento dall’Europa,  ha comunicato ai capi dell’opposizione che “hanno superato ogni limite” dopo le violenze della notte tra mercoledì e giovedì nella capitale Kiev, che hanno causato la morte di 26 persone, compresi 10 poliziotti, e il ferimento di molte persone, secondo fonti del Ministero della Sanità.

In una lettera pubblicata sul web lo scorso 19 febbraio, Yanukovich accusa i capi dell’opposizione di essere completamente ignari “dei principi fondamentali della democrazia”.

Ha quindi affermato “che hanno superato i limiti incitando la gente a prendere le armi. Questa è un palese violazione della legge. Nel mio staff c’è chi mi consiglia di usare a mia volta la forza, ma ho sempre pensato che l’uso della forza fosse un sistema sbagliato”.

Catherine Ashton la portavoce dell’Unione Europea alle politiche estere, ha convocato ieri una riunione straordinaria dei ministri degli esteri dei Paesi EU.

Il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso ha affermato il 19 febbraio: “è stato chiarito che l’Unione Europea riterrà responsabile Yanukovich di qualsiasi spargimento di sangue sul suolo ucraino. Ci aspettiamo quindi che azioni mirate contro i responsabili delle violenze e dell’uso eccessivo della forza possano essere concordate con priorità urgente tra i capi di stato dei Paesi dell’Europa.

I dimostranti hanno continuato a scontrarsi contro le squadre di polizia nella Piazza di Indipendenza a Kiev. Sono state ferite almeno 241 persone.

Gli scontri con le squadre di polizia sono iniziati a Kiev all’alba di martedì mattina, 18 febbraio, mentre migliaia di dimostranti stavano marciando verso il Parlamento, dove i capi dell’opposizione stavano accusando le fazioni pro-governative di insabbiare quelle riforme costituzionali che avrebbero limitato il potere presidenziale, Quest’ultima è la richiesta fondamentale dell’opposizione.

Lo scontro è degenerato nello spargimento di sangue quando la polizia si è scagliata contro le barriere organizzate nella capitale dai dimostranti anti-governativi in Piazza Indipendenza. A loro volta i dimostranti  hanno lanciato bombe molotov sulla polizia.

Yanukovich ha affermato che chi viola la legge deve essere giudicato in direttissima per determinare l’entità della loro reclusione in carcere: “Per questo esorto ancora una volta i capi dell’opposizione, che affermano di cercare un accordo pacifico, di dissociarsi dalle forze radicali che provocano spargimenti di sangue e scontri con le forze dell’ordine. Oppure ammettano di sostenere la protesta radicalizzata. In quest’ultimo caso sarebbe un’altra storia”.

La protesta ebbe inizio lo scorso anno, a novembre, quando Yanukovich rifiutò di entrare nel libero mercato dell’Unione Europea e optò per un pacchetto da 15 milioni di dollari elargiti dalla Russia e gas più economico per sostenere la sofferente economia ucraina.

Come riferiscono i comunicati dei dimostranti che hanno assaltato il palazzo del governo, un incontro alla residenza presidenziale tra Yanukovich e i leader dell’opposizione Vitaly Klitschko e Arseny Yatsenuk non ha avuto luogo, secondo le fonti dell’opposizione.

Kiev guerriglia

Klitschko ha affermato che la reazione di Yanukovich in questa situazione è stata inadeguata.

Il Ministro degli Esteri russo ha affermato che le violenze di martedi 18 febbraio: “sono state il risultato diretto di connivenza tra i politici Occidentali e l’esecutivo UE che hanno chiuso gli occhi sulle azioni violente delle forze radicali.

Le azioni di guerriglia dell’opposizione sono viste da Mosca come un Colpo di Stato.

Denunciando la preoccupante nuova escalation di violenza a Kiev, il ministro degli affari esteri UE, Catherine Ashton ha condannato tutti gli atti di violenza, sia contro edifici pubblici o privati.

“Invito i governanti dell’Ucraina a chiarire le radici della crisi” ha detto la Ashton, augurandosi un nuovo incontro parlamentare.

Sulla scia di quanto detto dalla Ashton, parecchi Paesi Occidentali, compresi gli Stati Uniti e la Francia, si sono appellati per la fine delle violenze a Kiev, augurandosi che l’Ucraina torni sotto il controllo delle forze dell’ordine.

Dopo 72 ore di battaglia Yanukovich e i leader dell’opposizione Vitaly Klitschko e Arseny Yatsenuk si sono incontrati.

Il responsabile dell’Unione Europea per i diritti umani Navi Pillay ha condannato le violenze ed ha incoraggiato tutte le parti di mostrare la calma. Ha indetto anche un indagine per ricostruire la cronologia  degli scontri mortali.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*