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LA STORIA DI SARA MORGANTI, CAMPIONESSA DI DRESSAGE E MALATA DI SCLEROSI MULTIPLA

AG.RF  16.11.2013

(riverflash) – Il linguaggio che le unisce non appartiene alla fenomenologia di questo mondo, probabilmente. E nessuno sa spiegare come e perché una comunicazione così intensa e pervasiva possa manifestarsi. Si comprendono grazie a un improbabile idioma telepatico. Sara capisce che cosa pensa Royal, Royal percepisce ogni vibrazione della coscienza di Sara. E quando, quasi ogni giorno, le due esistenze (così lontane da appartenere a mondi diversi) si uniscono, nasce un unico Essere. Questa è la storia di Sara Morganti, 37 anni, toscana cresciuta a Barga e oggi residente a Pisa, campionessa di equitazione, colpita dalla sclerosi multipla e di Royal Delight, cavalla tedesca di otto anni.

Non è soltanto una delle vicende di straordinaria amicizia che legano il mondo degli uomini e degli animali. L’osmosi che si è creata è anche una battaglia combattuta da 18 anni contro la malattia che ha costretto Sara a vivere su una sedia a rotelle. Quanti avrebbero avuto il coraggio di non abbandonare l’equitazione e quanti sarebbero riusciti, grazie all’arte del dressage (la sublime e disciplinata danza del cavallo e del cavaliere) a superare l’handicap?  «Io non riesco a stare in piedi e Royal è diventata il prolungamento delle mie gambe – racconta Sara -. Capisce il mio handicap, si rende conto delle mie condizioni, comprende il mio respiro, la posizione del mio corpo. La mia patologia è progressiva, eppure paradossalmente continuando a praticare equitazione tecnicamente sono migliorata. E lei, la mia cavalla, capisce tutto ciò che mi sta accadendo».

Sara Morganti, laurea in Lingue e letterature straniere, sposata con Stefano, maggiore dei paracadutisti, è un lavoro come segretaria d’azienda a Pisa, è una campionessa. Alla Fise, la Federazione italiana sport equestri che sempre l’ha sostenuta e aiutata a superare i momenti più difficili, è diventata un simbolo, di bravura tecnica, forza agonistica, un esempio per tutti.  Due settimane fa ha conquistato due ori ai campionati italiana di equitazione paralimpica di Cervia. Di campionati italiani ne ha vinti sette e detiene il record italiano di para-dressage. E ancora ha conquistato tre bronzi agli europei del 2009 e del 2013 e ne ha sfiorati altri due (è arrivata quarta) alla para-olimpiadi del 2010 negli Stati Uniti e del 2012 a Londra. Nella ranking list mondiale Sara è al terzo posto. Insomma, una fuoriclasse. Che pochi giorni fa ha anche ricevuto un premio a Verona,  durante Fieracavalli 2013, dall’Anie, l’Associazione nazionale istruttori di equitazione.

«La sclerosi mi è stata diagnosticata a 19 anni – ricorda -. All’inizio non manifestavo particolari sintomi e continuavo a cavalcare come se nulla fosse accaduto. Poi dopo un anno e mezzo ho dovuto fare scelte importanti. E nell’equitazione ho puntato sul dressage».  Si allena a Coltano, nelle campagne pisane, e anche il training è uno spettacolo per chi la vede danzare insieme alla cavalla. «Adesso mi sto riposando un po’ – racconta – in vista dei prossimi impegni agonistici. Ad aprile ci sono gli Internazionali e soprattutto ad agosto i campionati mondiali in Normandia. Vogliamo dare il massimo io e Royal Delight, puntiamo al podio».  Le ultime parole le pronuncia con un sorriso così luminoso e convincente da togliere ogni dubbio sull’esito finale della prossima sfida.
Fonte: Corriere.it
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