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LA ROMA VINCE ANCHE CON IL GENOA (1 A 3) E VOLA AL TERZO POSTO IN CLASSIFICA

AG.RF.(redazione).09.11.2020

“riverflash” – Con carattere e qualità, la Roma ieri è andata a vincere anche a Marassi, contro il Genoa, una difficile partita, portando a casa 3 punti preziosi e il terzo (momentaneo) posto in classifica. E’ finita 1 a 3 con la tripletta di un fantastico Mkhitaryan (8,5 in pagella) e il gol di Pjaca, con l’Inter e l’Atlanta alle spalle. Sogno o realtà? Per ora questa è una realtà che va “tutelata” con il lavoro e il silenzio, perché è evidente a tutti che i giallorossi trasmettono un immagine di una squadra forte e determinata, nonostante la mancanza del suo bomber Dzeko: unica nota negativa del pomeriggio, l’infortunio di Spinazzola che verrà valutato in giornata. Il primo tempo è stata una partita a senso unico, giocata tutta in velocità nell’area del Genoa con tante occasioni da gol per la squadra di Fonseca, ma ancora troppe imprecisioni a livello di conclusioni. L’assenza di Dzeko si sente eccome e la sensazione è che Majoral non sia ancora in grado di sostituire degnamente il capitano; la missione viene quindi affidata a Pedro, Mkhitaryan e Pellegrini, con scambi veloci e tiri da fuori area che non sono stati in grado però di impensierire il portiere del Genoa, Perin. La Roma dunque, inizia subito bene, Ibanez non riesce a sfuttare due invitanti palle gol e sulle fasce, Spinazzola e Kardsorp fanno il bello e cattivo tempo, mentre Veretout in mezzo al campo, ci mette come sempre quel pizzico di qualità che rappresenta un contributo prezioso. Il Genoa è spiazzato, prova a creare gioco ma con scarso successo, attende, mentre cerca di capire come organizzarsi: Spinazzola accusa un dolore muscolare e già al 14esimo è costretto ad uscire, lasciando il posto a Bruno Peres. Al 20esimo poi, la grande occasione: Mkhitaryan con una botta da fuori, colpisce la traversa, ma i giallorossi non si scompongono e continuano a creare occasioni prima con Borja Mayoral che si divora incredibilmente il vantaggio su un lancio millimetrico di Mkhitaryan, poi ci pensa lo stesso Mkhitaryan che segna sugli sviluppi di un calcio d’angolo portando in vantaggio la sua squadra, con un perfetto stacco di testa. Nella ripresa, cambia un po’ la musica: il Genoa comincia a farsi avanti creando qualche pericolo,la Roma arretra un po’, diminuendo la sua intensità e al 50esimo viene “punita” da Pjaca che, nello spazio lasciato libero da Smalling (non impeccabile in quella situazione), si proietta in avanti, battendo Pau Lopez con un preciso rasoterra. E’ il pareggio che da fiducia a Maran, che inizia ad incoraggiare i suoi: i padroni di casa ci credono, la Roma di questo inizio campionato, è un’altra squadra rispetto all’anno scorso, forte, decisa con tanta grinta e voglia di vincere. Fonseca allora richiama in panchina Mayoral e manda in campo Cristante, che sbaglia la più facile delle occasioni da solo davanti al portiere. Poco male perché i giallorossi non mollano e pazienza se anche Pellegrini sbaglia un’altra facile occasione, perché in campo c’è Mkhitaryan e ci pensa lui a regalare il vantaggio ai giallorossi e “rifinire” poi il tutto, con il definitivo 1 a 3 che ha completato l’opera. “I miei giocatori hanno dimostrato grande carattere, anche senza Dzeko l’atteggiamento non cambia”, ha commentato mister Fonseca, riassumendo il match in poche parole. Tre punti preziosi, terzo posto in classifica in attesa dell’esito del ricorso per la partita persa a tavolino con il Verona (per ora una sola sconfitta sulla carta), perché il bottino potrebbe diventare anche più cospicuo: un tabellino più che onorevole in grado di creare facili entusiasmi, ma questa squadra ha i piedi ben piantati in terra e la sua ricetta vincente è rappresentata oltre ovviamente da un gruppo compatto e consapevole, da un allenatore che parla poco, prediligendo i fatti.. e dalla gradevolissima (finalmente), presenza in tribuna di un “vero” presidente, che insieme al figlio, sostiene la sua squadra del cuore.

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