di Stefano Celestri (AG.RF 20.12.2015) ore 20:03
(riverflash) – La Roma torna al successo con la Curva Sud che intonava «Ricominciamo» dopo che Florenzi aveva interrotto il lungo digiuno giallorosso. Un gol di rabbia poi festeggiato con tutta la squadra corsa ad abbracciare Rudi Garcia, a chiarire che le prestazioni deludenti di dicembre non erano sintomo di scollatura tra tecnico e giocatori. Diversi i motivi del ritorno al successo, tra cui il più importante è il rientro di Gervinho che, con Salah, sa imprimere accelerazioni dirompenti. Fino al derby con la Lazio l’attacco romanista volava con le sue frecce africane che si sono infortunate. Una perdita grave per una squadra lenta e macchinosa, che se deve manovrare a piccoli passaggi trova sempre le difese avversarie schierate. Di fronte un Genoa senza punte di ruolo, con Gakpé inventato centravanti per le squalifiche di Pavoletti e Perotti, ma bravo a chiudere le corsie laterali con Izzo e Ansaldi. Per 42’ minuti la Roma non è riuscita a impegnare Perin, poi un cross da sinistra di Digne viene allungato sul secondo palo da Muñoz fornendo un assist involontario a Florenzi, pronto a calciare di prima intenzione anticipando Ansaldi. Allo scadere il secondo gol, quando la Roma era in 10 per l’espulsione di Dzeko. A firmarlo il giovane Sadiq, subentrato al 82’ a Salah, che sfila alle spalle della difesa genoana per impattare di testa il solito traversone da sinistra di Digne. Sadiq, promettente bomber della Primavera ingaggiato dallo Spezia, probabilmente non sarebbe sceso in campo se Iturbe non fosse stato venduto al Watford. Uno dei limiti di Garcia è insistere su giocatori pagati cari (28 milioni) come Iturbe, senza cercare in fretta soluzioni alternative. Per vincere le partite non è necessario compiacere la dirigenza, ma scegliere gli uomini giusti, anche se pagati poco o niente, come Florenzi e Sadiq.
L’inizio del match vede il Genoa manovrare bene sull’asse di sinistra con Capel e Lexalt, mentre la Roma è frenata dalla paura di sbagliare. Brivido al 13’ quando De Maio, solo davanti a Szczesny manda alto di testa, ma era in fuorigioco. Al 33’ Salah prova ad allungarsi la palla, ma non riesce a liberarsi di Ansaldi, puntuale nella chiusura. Al 34’ Digne devia sul fondo una conclusione di Izzo. Al 41’ De Rossi perde palla e Gakpé calcia dal limite dell’area, ma Szczesny blocca. Subito dopo il gol di Florenzi che scioglie la tensione dei quasi 30.000 spettatori presenti all’Olimpico, con le Curve semivuote. Un gol che fa vedere sprazzi della Roma di inizio stagione in avvio di ripresa. Al 52’ Gervinho fa le prove di contropiede, scatta bene ma controlla male e Muñoz lo chiude. Poco prima l’ivoriano era saltato un area su un delizioso assist aereo di Pjanic, ma senza impattare la sfera. Il Genoa è più aperto, Gasparini azzarda un tridente offensivo con Pandev centravanti affiancato a destra da Gakpé e a sinistra da Lazovic. Al 65’ esce Pjanic ed entra Iago Falque, ex-genoano. Al 66’ cross da destra di Nainggolan con tocco smarcante di Falque per Dzeko, che controlla e tira, trovando il corpo e il braccio di Muñoz. Poteva essere rigore, ma Gervasoni non contempla tale ipotesi. Al 74’ corner di Florenzi per Dzeko, che va a terra nel contrasto con Muñoz e protesta. L’arbitro della sezione di Mantova prova a tacitarlo e il centravanti bosniaco lo insulta in inglese, Gervasoni comprende e lo espelle. Roma in 10 per l’ultimo quarto d’ora. Al 82’ esce Salah ed entra Sadiq che in 8 minuti segna il suo primo gol in Serie A.
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