di Stefano Celestri (AG.RF 17.09.2015) ore 01:17
(riverflash) – Con un pareggio contro il Barcellona, detentore della Coppa, la Roma scaccia i fantasmi del tracollo 1-7 con il Bayern Monaco. Un buon inizio di Champions League per i giallorossi che hanno trovato la forza di reagire dopo aver incassato il gol di Suarez, forse in posizione di fuorigioco per questione di centimetri, servito da un cross da destra di Rakitic. Un Barcellona che ha iniziato tenendo Messi in posizione di tornante di destra, pronto ad accentrarsi per portarsi via Digne e lasciare la corsia libera per Sergi Roberto. Sulla fascia sinistra Jordi Alba ha saputo contenere le accelerate di Salah, con la collaborazione dell’impeccabile Mathieu che questa sera non ha sbagliato un intervento. Su Dzeko una gabbia formata da Piqué e Busquets. Nella Roma ha stupito per la bravura e il tempismo Tony Rüdiger, ben affiancato da Manolas. Per ovviare al solito gioco del Barcellona, sempre a caccia del pallone e con almeno tre giocatori pronti a ripiegare, era necessario non fermarsi a dialogare nello stretto. Giocare di prima in modo da non avere il team catalano, stasera in maglia turchese, pronto all’accerchiamento. Florenzi, uno dei romanisti più in forma nell’avvio di stagione, dopo aver passato il centrocampo non vede compagni liberi a cui cedere la sfera, ma si accorge di ter Stegen stoltamente lontano dalla porta e lo sorprende da lontano, con un lungo pallonetto che accarezza il palo prima di entrare in porta nello stupore del portiere olandese.
Un caldo umido, da piena estate, ha provocato un calo della Roma nel finale, con Messi che colpisce la traversa sbucando dal limite dell’area, con De Sanctis ad opporsi a una conclusione ravvicinata di Iniesta e con Manolas provvidenziale al 5’ di extratime, intercettando di testa un pallonetto di Jordi Alba. L’ultima nota di cronaca è per Morgan De Sanctis che si oppone per due volte ai tiri di Sergi Roberto. Il portiere ex-partenopeo è entrato al 50’ per sostituire Szczesny, uscito con una mano malconcia per un pestone di Suarez, sempre sul limite del fuorigioco. Ottima la marcatura di Seydou Keita su Iniesta a centrocampo, mentre Salah si è sempre trovato il pallone sul piede sbagliato, il destro. Sull’altro lato del campo troppo lento Iago Falque per creare problemi alla difesa catalana. Luis Enrique non ha avuto fortuna nella sostituzione di Rakitic al 61’ con Rafinha, rimasto in campo solo 3 minuti per poi lasciare il campo in barella, vittima di un’entrata da dietro di Nainggolan. A quel punto sulla panchina azulgrana non c’erano mediani e Busquets è dovuto avanzare per lasciare Mascherano davanti alla difesa.
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