14 Mag 2016
LA ROMA PADRONA DI SAN SIRO AFFONDA 3-1 UN MILAN MESSO MALE IN CAMPO
di Stefano Celestri (AG.RF 14.05.2016) ore 23:53
(riverflash) – In campo a San Siro una sola squadra, la Roma che ha fatto ciò che le è parso e piaciuto contro un Milan piccolo e scarso. Soprattutto nel primo tempo la formazione rossonera ha evidenziato limiti tattici. Da chiedersi che fretta aveva Berlusconi per silurare su due piedi Mihajlovic per promuovere Brocchi, tecnico della Primavera, alla guida della prima squadra. Il Milan oggi si presentava con due centrali difensivi, quali Alex e Mexes, troppo lenti per arginare le scorribande di Salah ed El Shaarawy. Altro errore Romagnoli terzino di fascia perché non ha la spinta di uno come Antonelli. Davanti alla difesa il ragazzo Locatelli, troppo verde ed emozionato, che ha sbagliato molti appoggi. Il rombo di centrocampo aveva il suo vertice alto con Honda, dietro alle punte Bacca e Balotelli. La Roma, invece, non ha sbagliato nulla. L’assenza di Perotti è stata coperta con Strootman in mediana, mentre il “falso nueve” era Nainggolan. Giallorossi in maglia bianca e subito scatenati a imporre il ritmo. Al 17’ la prima occasione romanista la crea Alex, sbagliando un retropassaggio che permette a Salah di entrare in area e calciare di sinistro, ma l’egiziano manda fuori di poco. Con due centrali così lenti Salah sembra imprendibile. Al 19’ Strootman intercetta un appoggio di Locatelli e lancia con prontezza Salah che, solitario e incontrastato, mette di precisione nell’angolino alla destra di Donnarumma. Solo al 31’ la reazione milanista con Honda che intercetta un rilancio di De Rossi e tira in porta per il volo plastico di Szczesny. Passa solo 1 minuto e, sul capovolgimento di fronte, Salah dal fondo offre a Pjanic un assist fantastico, ma Donnarumma si oppone d’istinto. Il portiere rossonero è il migliore della sua squadra. Al 38’ Balotelli va via sulla sinistra e centra in area, dove Manolas spazza via. Questo cross e una punizione sono le sole cose all’attivo dell’ex-Liverpool che non secondo tempo non torna in campo. Al suo posto entra Luiz Adriano. Spalletti non è contento che la Roma sia andata all’intervallo con un solo gol di vantaggio, ma al 58’ c’è il raddoppio giallorosso: delizioso assist di Pjanic che scavalca il muro difensivo del Milan e servire El Shaarawy, che stoppa di petto e di destro mette in rete, ma non esulta per aver trascorso anni in rossonero. Nel Milan era appena entrato Bonaventura per Bertolacci. L’ex-atalantino fa l’intermedio di sinistra con Honda che si sposta a destra. Al 63’ Donnarumma distrattamente tocca con le mani in area un pallone che poteva toccare solo con i piedi. Punizione di seconda in area e Spalletti manda in campo Totti al posto di Strootman. Applausi di San Siro per il Capitano romanista, che calcia di potenza la punizione, trova una deviazione della barriera ma Donnarumma fa il miracolo deviando il pallone in corner con la mano di richiamo. Nel Milan esce Alex e Brocchi restituisce a Romagnoli la posizione di centrale, De Sciglio si sposta a sinistra e il neo entrato Calabria fa il terzino destro. Bonaventura fa sentire la sua presenza e al 69’ calcia di poco sopra la traversa dai 20 metri, poi, al 71’ su assist di Luiz Adriano, fa volare Szczesny sulla sinistra. Il Milan si è svegliato dal torpore con i cambiamenti tattici arrivati troppo in ritardo. Al 73’ prodezza di Szczesny che in acrobazia intercetta un colpo di testa di Honda su cross da sinistra di De Sciglio. Palmieri. Al 83’ Totti serve di tacco in area Salah, la cui conclusione ravvicinata è respinta da Donnarumma ma la respinta finisce tra i piedi proprio di Emerson Palmieri, che segna il suo primo gol in Serie A. Il punto della bandiera per il Milan arriva al 86’ e lo segna Bacca che, dopo aver deviato di petto un cross da destra di Calabria, è rapido nel riprendere la respinta di Szczesny e mettere in rete. Chiusura con Abbiati che abbandona il mestiere di calciatore salutando il pubblico con un giro di campo dopo 380 partite con la maglia rossonera. Uno degli ultimi esponenti di un Milan che vinceva in Europa.
– continua –