AG.RF.(Maura Peripoli).19.04.2018
“riverflash” – Minimo sforzo, massimo risultato e qualche piccolo brivido: bentornata Roma alla vittoria all’Olimpico, che mancava da 3 giornate: 2 a 1 al Genoa e tutti a casa. Al di là della prestazione offerta, che ha visto alternarsi, giocate esaltanti e piccole distrazioni, i giallorossi erano chiamati ieri sera, a vincere una partita “fondamentale” (a questo punto del campionato lo sono tutte), per la conquista di un posto in Champions e non si sono fatti sfuggire l’occasione. Avevano iniziato bene i padroni di casa, dominando il Genoa per un’ora e passando in vantaggio con un gol del “gioiello” Under, veloce, determinato e incontenibile, mandato in campo da Di Francesco, anche se in condizioni non ottimali. Il mister giallorosso ieri, si è affidato al turnover, scegliendo un centro campo inedito Pellegrini-Gonalons-Gerson, facendo riposare i “titolari”, che seguivano con attenzione la partita dalla panchina. “In questa stagione, sono ricorso spesso al turnover, è una filosofia importante per ambire a fare più gare ed essere competitivo. In campionato potevamo ottenere qualcosina di più per quelle che sono state le partite. Per diventare importanti e competere bisogna avere più giocatori e farli sentire importanti”, ha spiegato il tecnico in sala stampa. I giallorossi sono partiti con il piglio giusto e Under, su un cross di Kolarov, ha regalato la prima gioia ai tifosi, segnando al volo un bellissimo gol , che ha mandato in confusione la squadra di Ballardini. Roma in vantaggio dunque nel primo tempo e nella ripresa, il pressing dei giallorossi, viene premiato da un autogol di Zukanovic che li “aiuta” a mettere in sicurezza il risultato. Ma questo concetto non sembra essere nel dna della Roma, che come spesso accade, si complica un po’ la vita, con pericolose distrazioni, tanto che Lapadula, accorcia le distanze, mettendo in condizione gli avversari, di concludere la partita in affanno. Non ti chiami Roma se… non soffri almeno un po’… “Siamo stati masochisti: la partita è stata riaperta grazie alle nostre ingenuità” – ha aggiunto il mister giallorosso – la sua squadra infatti, si è fatta male da sola… “Ripeto sempre le stesse cose, non posso dire che i miei giocatori non abbiano fatto ciò che chiedo, ma rimane sempre il timore di non chiuderla, prendendo un gol come quello preso ieri contro il Genoa”. Alcuni hanno commentato che la testa dei giocatori fosse già a Liverpool, già, come non pensare al prossimo incontro/scontro in Champions che vale l’accesso alla finale? Ma prima c’è la Spal da affrontare e la “testa” deve necessariamente essere quella giusta per continuare la corsa al terzo posto in classifica e per “tentare” la seconda impresa.. La sensazione però, al di là delle piccole ingenuità e distrazioni, è che questa squadra abbia guadagnato in maturità e determinazione e pazienza se fa un po’ soffrire.. perché i risultati arrivano e fino ad ora..anche le imprese impossibili…
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