AG.RF.(redazione).24.01.2022
“riverflash” – Perfetta e irraggiungibile nel primo tempo, quanto remissiva e distratta nel secondo: si è presentata così ieri la Roma sul campo dell’Empoli, disputando un primo tempo da 10 e lode, segnando 4 gol in 17 minuti, con una qualità e una determinazione da grande squadra, grazie alla doppietta di Abraham (e poi dicono che ci vuole tempo ad ambientarsi a Roma), i gol di Oliveira e Zaniolo e quelli di Pinamonti e Bajrami per l’Empoli. “Per battere l’Empoli dovremo giocare molto bene” aveva detto Mourinho nella conferenza stampa pre-partita e i giallorossi l’hanno preso alla lettera almeno nel primo tempo, lo stesso Mourinho che a fine partita (sfinito), nello spogliatoio, si fa aiutare ad indossare un paio di catenine/amuleti anti jella, per il pericolo scampato, perchè questa squadra se non rischia un po’, non è contenta. I giallorossi dunque, trascinati dalla qualità di Oliveira, hanno collezionato la terza vittoria consecutiva tra campionato e Coppa Italia e si accomodano momentaneamente al sesto posto, a 6 punti dalla zona Champions. La miglior Roma d’inizio anno, travolgendo l’Empoli inizia a dare continuità ai risultati (cosa fortemente richiesta dal suo mister) e lentamente può iniziare a guardare con fiducia al suo cammino. “Dopo i risultati di Lazio, Atalanta e Fiorentina sapevamo che era importante vincere e abbiamo ottenuto una grande vittoria – ha aggiunto Mourinho a fine partita – complimenti a noi ma anche all’Empoli, che ci ha creduto nonostante lo 0-4. Sergio Oliveira è un centrocampista diverso dagli altri, ma non è un regista: ci dà tempi di gioco e la mentalità che ci serviva. Abraham provi a segnare ogni partita, deve avere questa pressione”. Ieri in campo i giallorossi hanno giocato con la difesa a 3, con il ritorno di Smalling e la conferma di Maitland-Niles dal 1′. E’ una Roma devastante quella dei 45 minuti, che pressa alta e quando arriva al tiro, è micidiale, tanto che al 24esimo passa in vantaggio grazie ad uno spunto di Niles sulla sinistra: Sergio Oliveira riceve palla al limite e calcia, sulla traiettoria c’è Abraham che controlla e in girata batte Vicario. L’Empoli accusa il colpo e gli ospiti ne approfittano: al 33esimo da un calcio d’angolo, Mancini stacca di testa e Abram ancora sulla traiettoria, firma la doppietta. A quel punto la squadra di Andreazzoli crolla e in 2 minuti arrivano i gol di Oliveira su suggerimento di Kardsorp e quello di Zaniolo, cercato e voluto da tempo. Ma sempre per la ben nota regola “non ti chiami Roma se non soffri un po’..” , il secondo tempo mostra una squadra probabilmente appagata dal risultato, che si fa raggiungere dai 2 gol degli emiliani, che ci hanno creduto fino alla fine, minando come sempre le coronarie dei tifosi. Tre punti d’oro e una consapevolezza in più: questa squadra può.. se vuole, dare qualche soddisfazione ai propri tifosi: ora poi ci sarà la sosta del campionato, quanto mai benefica, per recuperare energie e mantenere alta la fiducia nei propri mezzi che ci sarebbero tutti: la “Roma che vorrei”, quella che non ammette distrazioni, riparte da qui.
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