LA ROMA CENTRA L’OBIETTIVO: 3 PUNTI CON IL CESENA, OLTRE A RAGGIUNGERE LA JUVE

di Stefano Celestri (AG.RF 30.10.2014) ore 01:26

(riverflash) – La Roma torna a vincere e si scopre in testa alla classifica perché il Genoa batte in extremis la Juventus. Non una bella partita, quella dell’Olimpico, sia perché il Cesena ha infoltito il centrocampo, triplicando in difesa la marcatura su Gervinho, sia perché affiora la stanchezza nei giocatori. La stanchezza mentale di scendere in campo ogni 3 giorni. Obiettivo comunque centrato, perché Garcia voleva i 3 punti e i giallorossi li hanno conquistati. Del resto dopo soli 9 minuti la Roma aveva sbloccato il punteggio con Destro, bravo a farsi trovare pronto a insaccare su assist di Gervinho, che si era avventurato tra le maglie della difesa romagnola. Bisoli non poteva contare sugli squalificati Leali e Cascione. A loro si aggiunge le assenze di Alejandro Rodriguez e di Marilungo, sostituito da Succi quando già erano state distribuite in sala stampa le formazioni con il nome dell’ex-atalantino infortunatosi durante il riscaldamento. La Roma ha ripresentato Seydou Keita, concedendo un turno di riposo a Nainggolan, partito dalla panchina insieme a Totti, De Sanctis e Holebas. La nota negativa della serata è l’infortunio di Astori al 54’ per stiramento muscolare al bicipite femorale. Al suo posto Yanga Mbiwa, che risulterà determinante nell’azione del raddoppio. Passata in vantaggio la Roma non chiude il match e il Cesena si organizza con Giorgi a chiudere la fascia sinistra dell’attacco romanista, mentre il biondissimo Magnusson aiutava Renzetti sulla fascia opposta, dove Torosidis faceva un po’ rimpiangere la perdurante assenza di Maicon. Il centrocampo romagnolo impedisce a Pjanic di manovrare e Iturbe non riesce a filtrare tra gli avversari come Gervinho. Al 29’ Pjanic trova comunque il varco per lanciare Destro, il cui diagonale è deviato in angolo da una gamba di Agliardi. Fino all’intervallo scarse emozioni, anche perché il Cesena lascia in avanscoperta il pivot Djuric, bravo a far salire i compagni, ma poco avvezzo a creare pericoli per Skorupski.

Nel secondo tempo Bisoli rimpasta il reparto avanzato prima inserendo il francese Defrel al posto di Succi, quindi togliendo Djuric per dare spazio al portoghese Hugo Almeida. La Roma, sempre lenta e macchinosa fa salire il ricordo tra il pubblico di antiche beffe, partite quasi vinte e poi pareggiate se non addirittura perse. Tra i giallorossi entra Florenzi per Iturbe e poi Yanga-Mbiwa per Astori. Al 69’ Hugo Almeida mette fuori da posizione favorevole su traversone di Magnusson. Poteva essere la beffa della serata. Al 71’ intervento strepitoso di Agliardi su conclusione ravvicinata di Florenzi. Al 80’ Florenzi ci prova direttamente da corner, ma Agliardi non si fa sorprendere. Sul successivo angolo la palla scavalca tutti ma oltre il secondo palo c’è Yanga-Mbiwa pronto a mettere di testa al centro, dove De Rossi insacca di destro sotto la traversa, quindi, acclamato dall’Olimpico, lascia il posto a Nainggolan. Il Ninja giallorosso ci prova subito da 25 metri, ma non soprende Agliardi. In extratime Florenzi crossa teso da destra e Pjanic colpisce male, mandando alto e soffiando il pallone a Destro, ben piazzato alle sue spalle.

ROMA-CESENA: 2-0 (1-0)

Reti di Destro al 9’, De Rossi al 81’
Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Astori (dal 54’ Yanga-Mbiwa), A.Cole: Pjanic, De Rossi (dal 81’ Nainggolan), Sey.Keita; Iturbe (dal 52’ Florenzi), Destro, Gervinho. (A disp.: De Sanctis, Lobont, Somma, Holebas, Emanuelson, Paredes, Ucan, Ljajic, Sanabria, Totti). Allen. Rudi Garcia
Cesena (4-1-4-1): Agliardi; Capelli (dal 83’ Garritano), Lucchini, Volta, Renzetti; Magnusson; Giorgi, Coppola, De Feudis, Succi (dal 52’ Defrel); Djuric (dal 63’ Hugo Almeida). (A disp.: Bressan, Mazzotta, Nica, Perico, Krajnc, Zé Eduardo, Carbonero, Marilungo) Allen. Pierpaolo Bisoli

Arbitro Dino Tommasi di Bassano del Grappa
Ammoniti: Succi (C) al 14’, Destro (R) al 75’

Recupero: pt 0 e st 3’