Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

LA PIZZICA DELLA TARANTA

ballerine-pizzicadi Francesco Angellotti (AG.RF 25.08.2014) ore 15:08

(riverflash) – Finalmente un programma fatto per una ricezione ampia ed incondizionata; il 22 agosto, su RAI 5 alle 22,20, è stato trasmesso il concerto “la Notte della Taranta”, spettacolo organizzato in un’ambiente raccolto e stupendo del Salento terminato verso le 2. Si sono susseguiti tanti artisti ed il bagaglio musicale è stato interessantissimo, perchè la tarantella ha mostrato quanto sia radicata nelle origini e nelle forme, ma quanto sia aperta a collegamenti ed influenze con altri generi artistici popolari che trovano nell’espressione ritmica una forma d’ampliamento. E’ un discorso moderno ed innovativo quello della Danza che da prima del ‘500 si evolve adeguandosi ai cambiamenti sociali, portando avanti il discorso popolare, che si articola in maniera discutibile, ma mantiene salda la forza e la matrice nella Danza.

   Per far capire qualcosa delle frasi or ora espresse, cercherò d’esser chiaro nell’apprezzamento dell’evoluzione dei balli Tarantella e Pizzica, espressi nel programma di ieri sera, che hanno trascinato un pubblico animato dai ritmi che si rinnovano da 6 secoli, in virtù del fatto che il genere musicale non è impostato in un assetto fisso e statico, ma sente la carica e la passione di tutti i generi che, accostandosi, estrapolano dai ritmi napoletani e meridionali un nuovo senso musicale.

   Sembrerebbe, questo, un discorso che consta di un’apertura popolare di un genere di musica che si tramanda in questa maniera da secoli. Invece, e questa è la furbizia frequentemente adottata nella moderna società, l’Arte della Tarantella e della Pizzica è stata esaltata, eseguita con maestria, suonata e ballata in modo di sentirsi trascinati dall’emozione, gli Artisti sul Palco e noi sotto a guardare. Si è evitato il coinvolgimento diretto del pubblico, il quale ha potuto apprezzare la bellezza delle esecuzione, ma è stato estraniato dalla partecipazione diretta, limitato a restare “là”, ad applaudire osservando. Casomai mostrando desiderio di partecipare all’esecuzione di un ritmo così scatenante e coinvolgente, improvvisando balli e moine nel parterre, unico posto disponibile per assistere il più vicino che riusciva, ma proprio per questo non poteva essere una partecipazione comunitaria ma solo “esterna”; così, tutto quadra.

   Crediamo che il pubblico maggiore sia stato quello che ha visto la trasmissione, piuttosto di quello presente nel paese del Salento: la facilitazione di ricezione ha facilitato molto la sintonia con il programma televisivo. Quindi, per i telespettatori è stato riservato un trattamento speciale. Durante le brevi pause tra una musica e l’altra, quindi all’inizio di qualche interpretazione, un presentatore si adoperava ad intervistare importanti autori che avevano da poco espresso la loro Arte sul palco. Non sappiamo se in virtù delle domande improvvisate e sconnesse, o forse per la stanchezza o l’emozione di un intervento diretto e non ad un pubblico, ma sono state raccontate tante belle cose, scontate e senza senso. Si poteva ricercare un’ iniziativa, un significato, il messaggio, la realtà d’una espressione che affonda nella tradizione popolare… sono state dette, invece, tante cose ovvie, insensate, utili però a mostrare il personaggio; solo un intervento, verso la fine, ha toccato il motivo cardine del significato di queste manifestazioni, quindi grazie ed arrivederci.

   Bello, indubbiamente bello è stato lo spettacolo, anche se ovviamente ci sono state interpretazioni da apprezzare più di altre che, forse, avrebbero bisogno d’essere studiate prima d’essere proposte ad ampio ascolto. Soprattutto il messaggio lanciato ieri sera, che trovo idoneo al tema della Tarantella e della Pizzica è quello che non ci possiamo aspettare sia un intervento programmato ad unire le matrici di chi vuole elaborare ed affermare un discorso tradizionale che ha sempre avuto tendenze progressiste. Non aspettiamoci che ci vengano ad offrire metodi per andare avanti con i gravi problemi che coinvolgono lo stato sociale; la funzione che si cerca d’ostentare è quella che vuole il Bello e l’Attraente sul Palco, chi apprezza ed applaude rimane in Platea. Ed qui dobbiamo capire che deve intervenire la Forza Popolare, quella che ci presentano e che cresce ormai da tanti secoli: che non dobbiamo apprezzare per quanto è stata bella, ma dobbiamo esercitare per essere partecipi della Nostra Vita.

   Il nostro discorso conclusivo è questo: dobbiamo riuscire ad entrare a far parte dello spettacolo, in quanto interpreti bravi e trascinanti come ieri sera hanno la forza di trasmettere il messaggio emotivo e quello lungimirante, essenziali ambedue. Bisogna solo saper scegliere, a seconda dei gusti, se si preferisce una tarantella o una pizzica; vanno bene tutt’e due, ma nell’incertezza si può optare  per una PizzicaTarantata.

 

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*