18 Ago 2013
La pittura come impegno politico e sociale: PABLO PICASSO “GUERNICA”>>
di Lauretta Franchini (AG.RF.18.08.2013)
(Riverflash) – Testimonianza tra le più celebri del diretto impegno dell’artista nella realtà a lui contemporanea, e come tale considerata non rappresentazione di un evento storico, ma fatto storico essa stessa, “Guernica” era stata dipinta da Pablo Ricasso nel 1937, quale tragica raffigurazione del bombardamento dell’omonima cittadina, interpretato con visionaria potenza.
Quest’opera nasce dall’onda emozionale provocata in Ricasso dalla distruzione del paese basco mediante il primo bombardamento aereo indiscriminato.
L’esposizione della grande tela a Parigi nel 1937 suscitò vastissima eco per l’attualità dei contenuti e per il mezzo comunicativo scelto dall’artista: un linguaggio tra cubismo e surrealismo che frantuma e sconvolge la forma lasciandola però intelligibile, e che adotta iconografie emblematiche, come il toro, il cavallo, l’uccello, la lampada, la spada spezzata, traducendo l’epicità del racconto in una dimensione universale metastorica, simbolica degli orrori di tutte le guerre.
L’esempio di Ricasso, la sua convinzione che il pittore fosse investito di una missione storica nel contribuire alla formazione di una coscienza civile democratica, fu seguito, tra gli altri, da Renato Guttuso che, partecipando nel 1942 al Premio Bergamo, aveva presentato una “Deposizione” come simbolo “di tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee”.
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Stefano dice:
Pubblicato il 02-12-2015 alle 15:44
La grande tela dipinta da Picasso: Guernica, da quanto ne so io è stata creata per raffigurare la morte del torero – (prima del bombardamento dell’ omonima città) – di cui ci sono tutti gli elementi, toro compreso e la vedova che piange rimasta sola col suo bambino. Il cavallo è senz’altro quello del “piccadores” il cui cavaliere, dentro l’arena ha il compito di tramortire il toro colpendolo con la sua lancia dietro la nuca, così ferito l’animale non è più in grado di reagire pienamente con tutte le sue forze, gli si offusca anche la vista e, la sua vitalità non è più efficace al 100%. Solo successivamente, dopo il bombardamento ad opera della Germania itleriana, ordinatogli dal generale golpista Francisco Franco contro la ribelle cittadina basca di Guernica, il quadro cambiò di significato di cui però non ci sono tracce di alcun evento bellico suindicato.
Scusatemi se ho fatto codesta parentesi senza nulla togliere all’artista Pablo Picasso ne alla sua Opera.