AG.RF 24.01.2016 (ore 09:33)
(riverflash) – La macchina del fango si muove in differenti modi. A volte non basta diffondere notizie nelle case degli italiani con la televisione di Stato. Quando la notizia non c’è va inventata. È successo a Roma questa settimana dove il nome di Virginia Raggi, ex-consigliere M5S decaduta con la giunta Marino, è stata inserita nell’elenco di Mafia Capitale, cioè dei politici indagati di sensibilità alle pressioni malavitose di Buzzi e Carminati. Virginia Raggi è anche tra i candidati del MoVimento 5 Stelle a sindaco di Roma. A divulgare la possibile vicinanza con i corrotti della Raggi il torinese Stefano Esposito, autentico cacciatore di teste a 5 Stelle, che nell’ultimo periodo di Marino al Campidoglio era stato nominato assessore su indicazione della parte renziana del PD. Così Esposito è sbarcato a Roma, ha contribuito alla sfiducia a Marino e poi se ne è tornato a Torino, dove, sul suo sito ha pubblicato la notizia. Trovare una esponente a 5 Stelle vicina al malaffare romano deve avere eccitato Esposito, che stasera tiferà Juventus sperando in una sconfitta della Roma. Dagospia, sempre attento al gossip, ha fatto da cassa di risonanza. Così il prefetto Gabrielli ha pubblicato una perentoria smentita: “L’inserimento del nominativo di Virginia Raggi è effettivamente errato”. Un refuso, un errore di scrittura oppure un tentativo di sporcare di fango una persona estranea al malaffare, inserendola nella stessa lista con Alemanno e Ozzimo.
Franco Gabrielli ha precisato nel documento inviato ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle: “Trattasi di un refuso, tra l’altro facile da accertare visto che la stessa Raggi non risulta sia stata eletta, o abbia assunto cariche, a seguito delle precedenti consultazioni elettorali del 2008”.
Virginia Raggi ha reagito così sul suo profilo Facebook: “Non sapendo più come infamarci e sporcarci, il MIO NOME (e, quindi, quello del M5S) è stato inserito nella relazione prefettizia con la quale il Prefetto Marilisa Magno, il funzionario Massimiliano Bardani e il viceprefetto Enzo Caporale, chiedevano lo SCIOGLIMENTO PER MAFIA del Comune di Roma Capitale.
Io, secondo la loro ricostruzione, avrei fatto parte dei politici che erano a disposizione del sodalizio Buzzi-Carminati & Co. Tuttavia, poverini, oltre ad inserire il mio nome lì dentro non indicavano quali fossero gli atti, le dichiarazioni, le condotte che avrebbero giustificato la mia presenza in quell’elenco. Chissà, magari l’ordine era arrivato dall’alto e loro, pur non avendo prove contro di me, contro di noi, che altro potevano fare se non eseguire?
Certo, capisco, in questi due anni ho detto troppi “NO” tanto da diventare fastidiosa e pericolosa. Mi dispiace, ma sono fatta così.
Ad ogni modo, nonostante questo ATTACCO INFAME, posso andare in giro a testa alta proclamando la mia ONESTA’ e totale estraneità alla vicenda Mafia Capitale, come ESPRESSAMENTE RICONOSCIUTO E DICHIARATO anche DAL PREFETTO GABRIELLI”.
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Giapponese dice:
Pubblicato il 08-01-2017 alle 11:05
Lei è bella