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LA LEGGE ELETTORALE PASSA ALLA CAMERA

AG.RF.(MP).13.12.2013

“riverflash” – La legge elettorale passa alla Camera; l’annuncio viene dato dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso tramite un comunicato congiunto. “Ma questo percorso richiede una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti i gruppi politici presenti in Parlamento”.   E mentre Matteo Renzi esulta, il vicepremier Angelino Alfano, si infuria. Dunque una maggioranza della I commissione, formata da Pd, M5S e Sel ha dato il suo ok allo spostamento della legge elettorale alla Camera, mentre Ncd, FI, Sc, PI, Lega, Gal, si sono espressi per il rinvio. Il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliarello, ha voluto dire la sua in merito, affermando che il governo deve avere una maggioranza convincente e occorre trovare un accordo entro 15 giorni “altrimenti sarà crisi”. Su quali punti quindi, sarebbe opportuno trovare un accordo? Innanzitutto la trasformazione del Senato in Camera delle Regioni, seguita dalla riduzione sul numero dei parlamentari, fino all’elezione diretta del premier con un sistema a doppio turno in cui alla prima votazione si sceglie la coalizione e al ballottaggio il presidente del Consiglio. Il meccanismo, preferito da Renzi, necessiterebbe comunque di una modifica della Carta costituzionale, ma secondo Quagliariello meno complessa dell’elezione diretta del capo dello Stato. In sostanza Quagliarello ha dichiarato che “la maggioranza deve avere le idee chiare sui suoi programmi per andare poi a presentarle all’opposizione e  tutto ciò deve avvenire in tempi brevi”. Il dossier sulla riforma è stato fin qui “appoggiato” in Senato la cui commissione Affari costituzionali non è però riuscita a trovare un accordo su una nuova legge. Il Pd, Sel e il Movimento Cinque Stelle si sono dichiarati a favore del suo spostamento alla Camera, dove il centrosinistra ha la maggioranza. Il 4 dicembre scorso la Corte costituzionale aveva bocciato la legge attuale, il cosiddetto Porcellum, contestando in particolare il premio di maggioranza (assegnato senza una soglia minima di voti) e le liste bloccate. Nel frattempo Forza Italia ha votato nei giorni scorsi, insieme al Movimento 5Stelle, un emendamento alla legge di Stabilità in commissione Bilancio alla Camera, spiegando così la sua decisione: “l’emendamento è stato votato perché non si poteva fare altrimenti e siamo molto arrabbiati con il governo e la maggioranza per non averlo appoggiato”. Si può ipotizzare allora che stia nascendo un nuovo asse Forza Italia – Movimento 5 Stelle, come qualcuno ha vociferato? “Assolutamente no”, ha replicato Rocco Palese (FI).

Gaetano-Quagliariello

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