LA FIORENTINA BATTE 2-0 IL MILAN A SAN SIRO, GALLIANI ABBANDONA LO STADIO

AG.RF  02.11.2013  (S.G.)

(riverflash) – Il Milan crolla al Meazza contro la Fiorentina ed è piena crisi per i rossoneri, scivolati nel lato proletario della classifica di Serie A.  Mercoledì prossimo, 6 novembre, c’è il match di Champions League con il Barcellona al Camp Nou e questo può aver salvato la panchina di Allegri, aggiungendo a ciò il boccone amaro ingoiato ad agosto dal tecnico livornese per la cessione di Prince Boateng allo Schalke 04.  Una strana scelta quella della dirigenza rossonera, vendere in estate i pezzi forti del suo scacchiere e poi sperare di vincere scudetto e Champions League. Lo scorso anno partirono per Parigi Thiago Silva e Ibrahimovic e Allegri riuscì a catturare un terzo posto grazie a un ottimo girone di ritorno. Questa sera il tecnico livornese ha lasciato in panchina i veterani Amelia e Abbiati, per dare fiducia al giovane portiere Gabriel, che ha sulla coscienza il secondo gol viola. Vincenzo Montella, invece, ha saputo fare a meno di D.Pizarro, Cuadrado e M.Gomez, oltre a dover inserire Vecino al 34’ per l’infortunato Ambrosini, ex-capitano milanista emigrato in estate a Firenze.

Al 27’ i viola passano in vantaggio al primo autentico tiro in porta, scoccato da Vargas che, su punizione, trova la deviazione del polpaccio di Muntari e spiazza Gabriel. Prima del riposo ci prova Balotelli a pareggiare, ma il centravanti della Nazionale azzurra cerca il rigore a ogni costo. Al 41’ cerca di inciampare in area gigliata urtando la gamba di Gonzalo Rodriguez, poi in recupero, avanza nell’area avversaria palla al piede cercando di venire in contatto con Pasqual.

Nel secondo tempo, al 60’, Balotelli reclama un cartellino giallo per Aquilani e viene ammonito dall’arbitro Mazzoleni. Al 68’ Montella toglie lo stanco Giuseppe Rossi e inserisce Joaquin. L’ala destra arrivata da Malaga confeziona il raddoppio viola dal 73’, con un cross da destra deviato di pugno da Gabriel e intercettato da Borja Valero, che insacca a porta vuota. Il Milan ha una reazione d’orgoglio, Abate avanza in percussione quasi sulla linea di fondo e crossa indietro per Sapanara che, dal limite dell’area, non inquadra la porta. Adriano Galliani, a.d. rossonero, ne ha abbastanza, lascia la tribuna. Al termine della partita i giocatori del Milan non tornano a casa, ma partono per il ritiro.