30 Ago 2013
LA FAMOSA COPERTA TROPPO CORTA: VIA L’IMU, AUMENTA L’IVA?
“riverflash” – Ma quando le risorse non ci sono e il governo decide di cancellare l’Imu sulla prima casa, dove si va a prendere i soldi necessari? Ecco sembra proprio che la tassa sulla prima casa sia stata “trasferita” in una componente della Service tax, una specie di uscita dalla porta di servizio, che nulla ha di buono per gli Italiani. L’accordo di ieri sull’Imu, ha immediatamente, com’era facilmente intuibile, scatenato i malumori dei partiti. Il primo a parlare è Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd e viceministro dell’Economia: “l’aumento dell’Iva previsto per il 1 ottobre è ormai molto vicino perché, “ se è vero che l’Imu è stata abolita, non è stata affatto cancellata la tassa sulla prima casa dal momento che nella famosa Service Tax ci sarà anche una componente patrimoniale. Ecco quindi la “coperta troppo corta”, alla quale ha immediatamente replicato il vicepremier Angelino Alfano, il quale ha precisato che la cancellazione dell’Imu “è stata una grande battaglia e aver centrato questo risultato è davvero straordinario”. Ora, fin qui tutto bene ma se aumenterà l’Iva, non saremo punto e a capo? I pareri in merito ad un eventuale aumento dell’Iva dal I ottobre, sono per la maggior parte contrari, a cominciare dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “un eventuale aumento starebbe a significare un aumento dei costi per le fasce più deboli” mentre la Confcommercio ha calcolato l’impatto dell’eventuale aumento dell’aliquota Iva dal 21 al 22%: “l’incremento comporterà un rincaro dei prezzi tra lo 0,3%-0,4%, per colpa del cosiddetto effetto scalino cioè gli arrotondamenti e arriverebbe così un contraccolpo anche sulla produzione e sul Pil, con una riduzione dell’occupazione approssimativamente di 10mila posti di lavoro e il Pil, nel solo 2013, si ridurrebbe dello 0,05%.” Infine, l’effetto della cancellazione dell’Imu e l’entrata in vigore della Service Tax nel 2014, potrebbe portare ad un notevole aumento degli sfratti, secondo l’Unione Inquilini, la quale ha anche dichiarato che il rischio è quello che dal prossimo anno possa abbattersi sui proprietari di case una stangata media di 1000 euro proprio per l’effetto della cancellazione e l’introduzione della Service Tax: dal prossimo anno infatti la maggior parte degli oneri relativi alla nuova tassa, saranno a carico degli inquilini…. E allora? Gli italiani si chiedono per quanto tempo ancora verranno presi in giro…..