24 Giu 2013
LA DIFESA DI LETTA: “L’AUMENTO DELL’IVA E ‘ FRUTTO DEL GOVERNO PRECEDENTE”
“Riverflash” – Non si può certo dire che l’argomento Iva non sia attuale in questi giorni: la decisone sull’eventuale aumento avverrà dopo la riunione del 26 giugno, ma nel frattempo il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, dichiara: “Non è che io voglia aumentarla o che lo voglia il mio governo: l’aumento dell’Iva è frutto delle delle decisioni prese nella prima metà del 2011, quando c’è stato un momento di crisi profonda e il governo Berlusconi fece la scelta di eliminare gli assegni familiari, di accompagnamento. In seguito il governo Monti per evitare questa eliminazione spostò l’aumento sull’Iva, ma l’aumento è già deciso,c’è”. Ha risposto così Letta alla domanda di Lucia Annunziata nel corso della sua trasmissione “in mezz’ora”: dunque il governo Letta non c’entra niente e proprio questo nuovo governo sta cercando una soluzione per evitare questo aumento. Il premier rifiuta quindi qualsiasi “diktat” in merito e ritiene che occorra andare avanti senza condizionamenti, anche perché, secondo lui “l’esecutivo non è in pericolo”, pur essendo consapevole che questa settimana, sarà quella “cruciale” per la tenuta del Governo. Letta poi, ha risposto alla domanda relativa ad un’eventuale default dell’Italia entro 6 mesi, così come apparso su alcuni quotidiani: “non è così: se facciamo le cose giuste e con prudenza, si può raddrizzare la situazione, anche se mi rendo conto che è estremamente delicata. Infine per quanto riguarda i costi della politica, egli si augura che i partiti possano approvare in breve tempo il provvedimento relativo al meccanismo per cui, i cittadini potranno liberamente scegliere se dare soldi ai partiti o meno e per chi deciderà di “sostenere” il partito, ci saranno incentivi fiscali. In ogni caso il premier alla fine della sua intervista con l’Annunziata, si è sentito in dovere di rassicurare gli italiani affermando di sentire forte su di sé la responsabilità di guidare il Paese affidatagli da Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e di cercare di farlo con onestà e questa “è l’unica cosa che mi interessa”.
AG.RF. (MP) 24.06.2013