Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

“LA DEPRESSIONE”: IL MALE DI VIVERE! >>

 

 (riverflash) – Moltissimi provano, di tanto in tanto, un senso di depressione ma, non sono certo malati mentali, se continuano nelle loro normali attività e, a breve scadenza, tornano di umore normale! Certo,  oggi però va considerato che in una stato dove la disoccupazione impera, le famiglie non si formano o si auto-disintegrano in vari modi e la “socialità” è in crisi,  il concetto stesso  di “normali attività” deve essere necessariamente rivisto oppure, è l’Italia  ed il mondo cosiddetto sviluppato, che devono essere necessariamente rivisti!

La differenza tra “sentirsi depressi” e soffrire della malattia mentale chiamata depressione sta nel fatto che i malati non riescono  a sottrarsi da soli allo stato in cui si trovano, anzi, la loro depressione si aggrava fino ad impedirgli  di condurre una vita normale.

Vi sono due principale forme di depressione: la prima, detta “reattiva”, è causata da una reazione eccessiva a specifiche offese emotive come la morte di una persona cara, un dissesto finanziario, ecc. Talvolta i nevrotici hanno di queste reazioni troppo violente ed  il risultato può essere il collasso nervoso.

La seconda forma è detta “endogena”, cioè che nasce da dentro, interna. Essa ha una causa apparente, ma si è constatato che a volte segue a infezioni virali come la mononucleosi  infettiva. Può anche dipendere da modificazioni ormonali dopo il parto o essere associata a schizofrenia.

Nella vita di quasi tutti vi sono periodi di particolare suscettibilità alla malattia depressiva: Sono la fine dell’adolescenza, il passaggio dall’età giovanile alla maturità, il periodo successivo al pensionamento. Non sono pochi i giovani che trovano difficile il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, specie se sono duramente impegnati dallo studio dal lavoro. Una donna in menopausa può sentire la perdita della fertilità come perdita della femminilità. L’uomo maturo può rimuginare sulla fine della carriera lavorativa, e sulla diminuzione della virilità. Fra gli anziani, poi, la malattia depressiva è estremamente comune.  Ogni forma depressiva grave, specie se endogena, è probabilmente associata a modificazioni chimiche che influiscono negativamente sulle normali funzioni del  cervello.

I sintomi della malattia depressiva sono davvero molti, dall’immancabile malinconia si passa all’insonnia, alla perdita di energia, dell’appetito e del desiderio sessuale, fino ad arrivare ad un vero e proprio distacco dalla realtà.

Da questo tunnel si può uscire ma è importante riconoscere la malattia e farsi aiutare senza aspettare che trascorra tempo prezioso.

 

 di Lauretta Franchini(AG.RF.04.05.2013)

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*