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LA CRONACA DEL 9 GENNAIO, GIORNATA DI FOLLIA ALLE PORTE DI PARIGI

mercato kosherAG.RF 10.01.2015 (ore 13:46)

(riverflash) – La Francia volta pagina dopo la grande paura. Restano le vittime, i 12 uccisi nella strage al giornale satirico «Charlie Hebdo», i 4 ostaggi morti durante il blitz delle teste di cuoio al supermercato kosher di Port de Vincennes e la poliziotta assassinata giovedì a Montrouge. Morti 3 dei terroristi, i fratelli Cherif e Said Kouachi a Dammartin-en-Goële e Amedy Coulibaly al Port de Vincennes. Si tratta di tre francesi nati in Francia, non sono arrivati da clandestini in Europa. Nessuna traccia di Hayat Boumedienne, la compagna di Coulibaly che potrebbe essersi mischiata agli ostaggi all’uscita dal supermercato kosher, oppure non esserci mai stata. L’amicizia tra Cherif Kouachi e Amedy Coulibaly era nata nel 2005, anno in cui entrambi erano reclusi nel carcere di Fleury-Merogis. Due ragazzi francesi di seconda generazione, con nelle vene sangue africano. Difficile il loro inserimento, solo lavori saltuari come consegnare pizza a domicilio. ricercati_aggressori_thepostinternazionale_charlie_hebdoI due fratelli Kouachi vennero abbandonati dai genitori e sono cresciuti a Rennes in una casa-famiglia. Un esponente di al Qaida in Yemen ha rivendicato l’attacco contro Charlie Hebdo, 12 morti a Parigi, con l’obiettivo di “vendicare l’onore” di Maometto. Al Cairo l’uomo ha fornito alla Associated Press una dichiarazione in inglese, in cui si afferma che “la leadership di Aqap ha diretto le operazioni scegliendo con cura l’obiettivo”.

La cronaca del 9 gennaio, dopo il fallito blitz delle teste di cuoio al casolare di Villers-Cotterets con i terroristi che sembravano essersi dissolti. Poi la notizia che i due Kouachi avevano tentato di rubare un’auto, si erano scontrati con la polizia e, infine, si erano asserragliati in una tipografia della zona industriale della Seine-et-Marne, a est di Parigi, a ridosso dell’aeroporto Charles de Gaulle di Roissy. Nella tipografia non c’era nessuno, anzi c’era un grafico di cui si conosce il nome di battesimo Lilian, che era rimasto nascosto al secondo piano dentro uno scatolone. I fratelli Kouachi non si sono resi conto della presenza di Lilian, che con il suo telefonino era in contatto con la Polizia. Nel frattempo al Port de Vincennes, periferia di Parigi, Amedy Coulibaly e la sua compagna Hayat BoumedienneChi è Amedy Coulibaly,giallo sulla compagna in fuga si erano barricati con ostaggi all’interno di un supermercato kosher, che vende prodotti ebraici. Di origine maliana, Coulibaly ha affermato di voler sterminare tutti gli ostaggi se le Forze dell’Ordine avessero catturato o ucciso i Kouachi. Si è scelto così un blitz in contemporanea, che è scattato alle 17. Accerchiati, Cherif e Said Kouachi sono usciti con le armi in pugno rimanendo crivellati di proiettili. Coulibaly, sentendosi ormai prossimo alla cattura, ha ucciso 4 ostaggi prima di essere colpito e morire.

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