2 Dic 2013
LA CROAZIA DICE NO ALLE NOZZE GAY
ZAGABRIA (RIVER FLASH)- Il 65% dei croati ha detto no alle nozze gay. Il referendum è stato promosso da un’organizzazione ultraconservatrice “In nome della famiglia”, vicina alla Chiesa cattolica, dalla quale sostengono che sono stati spinti dal caso francese, dove da maggio sono permessi i matrimoni gay, “per evitare che lo stesso possa accadere in Croazia”. Malgrado l’affluenza molto bassa (si parla del 35%), il referendum verrà convalidato e reso vincolante.
E’ la prima volta in un Paese dell’Unione Europea che l’istituto giuridico del matrimonio alle coppie eterosessuali è oggetto di consultazione. La Croazia è 28esimo Stato della Ue dallo scorso primo luglio, 4,4 milioni di abitanti che per il 90 per cento si professano cattolici. I valori tradizionali hanno prevalso contro gli appelli del governo, del presidente della Repubblica, di una larga parte dei media e del mondo accademico che nelle scorse settimane hanno invitato i croati a non avallare questa forma di discriminazione e di divisione tra famiglie di primo e secondo grado.
La coalizione di centro-sinistra guidata dal premier Zoran Milanovic ha espresso tutto il suo scontento per queste elezioni.
“Un’espressione di omofobia, un voto triste e insensato. Non dovremmo essere coinvolti in decisioni che invadono lo spazio intimo della famiglia”, ha riferito Milanovic.