AG.RF.(MP).16.03.2014.(ore 6.19)
“riverflash” – Impossibile dormire sonni tranquilli per gli italiani in questo “storico” momento di crisi economica: 12mln di adulti, tra i 18 e i 70 anni (3 su 10) infatti, stanno vivendo in preda allo stress e all’ansia e mostrano un deficit cronico di sonno. A tale proposito, sono stati resi noti i dati dell’indagine del 2012, realizzata da AstraRicerche: dei 12mln sopracitati il 50% ha riferito di svegliarsi spesso durante la notte, mentre il 45% non riposa abbastanza perché si addormenta tardi e si sveglia presto la mattina. La causa di tutto ciò, viene attribuita alle preoccupazioni e allo stress, nella vita privata e nel lavoro, ma anche alla “pressione” quotidiana del dover fare troppe cose in poco tempo. Sempre secondo l’indagine, sono le donne (tra i 35 e i 54 anni), a soffrire maggiormente di questa situazione, con un particolare curioso: meno si lavora e più viene peggiorata la qualità del sonno e dormire male, significa vivere peggio. Infatti la maggior parte delle persone intervistate, ha riferito che la carenza di sonno, riduce le prestazioni professionali e pesa sui rapporti familiari. I disturbi del sonno colpiscono almeno il 45% della popolazione mondiale, con rischi per la salute e la qualità della vita. Il segreto del buon riposo, sta nella respirazione: quando si fa fatica a respirare, infatti, anche la qualità del sonno si riduce; quindi occorre cercare di avere un buon sonno perché i disturbi legati alla respirazione, durante il sonno, possono portare a varie patologie, dall’ipertensione alle malattie cardiache e persino ictus e diabete. Ma si può intervenire sui fattori di rischio: i soggetti in sovrappeso ad esempio, possono avere un accumulo di grasso nelle vie superiori che può ostacolare il passaggio di aria, così come un addome voluminoso che interferisce con l’azione di pompa del diaframma (è importante quindi adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta) e inoltre esistono in commercio alcuni farmaci in grado di migliorare la qualità della respirazione, anche se non si sono dimostrati risolutivi del problema. Lo stress quotidiano e le preoccupazioni rimangono la prima e principale causa dei problemi legati al disturbo del sonno.
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