AG.RF.(MP).06.07.2015
“riverflash” – Era nell’aria sin dall’inizio. Lo scrutinio dei voti del referendum, ha infatti subito evidenziato che avrebbe vinto il fronte del no e così è stato. Con oltre il 61% dei voti, la Grecia ha detto no all’austerità e alle regole imposte dall’Unione Europea. E’ stato rifiutato dunque il programma proposto dai creditori per risolvere la crisi del Paese e il dato che colpisce di più è che, a schierarsi dalla parte di Tsipras, siano stati il 70% dei giovani. Ha quindi avuto ragione il leader greco, quando ha voluto far decidere ai cittadini, se continuare i negoziati con l’Europa: una scelta azzardata, secondo molti e non condivisa da tutti, tanto da mettere in discussione la tenuta dello stesso esecutivo. “Abbiamo dimostrato che non si può ricattare la democrazia – ha commentato Alexis Tsipras – ma questa non è una rottura con la Ue: il nostro no, è un sì alla democrazia e alla Ue del benessere”. Non si è scomposta invece Angela Merkel, che ha subito convocato una riunione (oggi) con il presidente francese Hollande per parlare del dopo voto: la cancelliera, a tale proposito, ha dichiarato: “Atene andrà a sbattere contro un muro”, mentre Matteo Renzi ha convocato una riunione per questa mattina a Palazzo Chigi. E ora ovviamente, tutti gli occhi sono puntati sulla Grecia e su Bruxelles perché la vittoria del fronte del no, metterà a dura prova le scelte politiche dell’Unione europea dei prossimi giorni. Nel frattempo la gente fautrice della democrazia, festeggia in piazza, dove si canta e si balla e per molti è come se ci si fosse tolti un macigno dalla testa. La Grecia è pronta a ricominciare, d’altronde i creditori “hanno rifiutato ogni proposta di trattativa, perché volevano umiliarci, volevano colpirci per la nostra resistenza” ha dichiarato il ministro dell’Economia greco, Yanis Varoufakis, da domani l’Europa inizi a curare le nostre ferite, la Commissione Ue deve giocare un ruolo positivo e da domani, con il coraggioso “no” al referendum, tenderemo una mano per collaborare con i nostri compagni e chiameremo tutti i nostri partner, uno ad uno, per trovare un luogo comune e definire un’intesa positiva per tutti”. Il dato certo è che ora, lo scenario cambierà totalmente “non si può ignorare la volontà del popolo” e ipotecare cosa succederà è veramente impossibile…. Tanto quanto capire se ci saranno ripercussioni in Italia e come il nostro Paese si porrà di fronte a questo “clamoroso” risultato…. La Grecia dunque, “rifiuta l’offerta e va avanti”….. e l’Italia? Chiedetelo a Renzi.
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