Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

LA CHIRURGIA MININVASIVA DELLE VALVOLE CARDIACHE AL SAN CAMILLO FORLANINI DI ROMA

(riverflash) – Si è tenuto recentemente nell’aula magna dell’ospedale Forlanini a Roma, un incontro sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari che rappresentano la principale causa di morte in Europa occidentale e negli Stati Uniti e, secondo l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), sono resposabili del 30% di tutti i decessi. “La comparsa della malattia cardiovascolare è strettamente proporzionale allo stile di vita e modificando i fattori di rischio si può ridurre fortemente la mortalità – ha spiegato Aldo Morrone, direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini – ecco perché la prevenzione rappresenta la parte essenziale dell’attività dell’ospedale dove ai pazienti viene appunto raccomandato uno stile di vita corretto, fatto di dieta e attività fisica”. In occasione dell’incontro, il direttore dell’Unità Operativa complessa di Cardiochirurgia e del Centro trapianti del San Camillo Forlanini, Francesco Musumeci, ha illustrato come la chirurgia delle valvole cardiache “venga ormai eseguita quasi esclusivamente con tecniche robotiche, attraverso piccole incisioni sul torace, in modo che l’intervento risulti meno invasivo possibile, tutto a vantaggio del recupero del paziente, il quale può essere dimesso già dopo 3 o 4 giorni e tornare quindi alle sue attività. Con questa innovativa tecnica,  il torace rimane integro, non viene rotto alcun osso e quindi si ottiene un impatto estetico diverso: rimane solo una cicatrice piccolissima rispetto a prima, quando il taglio sul torace era di 25 – 30 centimetri”. Ogni anno, nell’Unità Operativa complessa di Cardiologia 1 al San Camillo Forlanini, che dispone di 7 letti di terapia intensiva cardiologica (Utic) e 8 di terapia subintensiva, una degenza mista di 10 letti e un organico composto da 14 cardiologi, arrivano arrivano 700-800 pazienti in regime di ricovero. Inoltre l’Unità possiede una sezione di cardiodiagnostica non invasiva, dove si eseguono esami con un ecocardiografo in 3D e metodiche molto sofisticate che consentono di individuare quadri clinici altamente complessi.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*