AG.RF.(Maura Peripoli).28.09.2017
“riverflash” – Presentato ieri presso il Policlinico Gemelli, il nuovo progetto congiunto con la Susan G. Komen “La carovana della prevenzione”, per promuovere la salute femminile su tutto il territorio nazionale. Con il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, il progetto prenderà il via il I ottobre da Brescia e percorrerà tutta l’Italia, con l’obiettivo di offrire gratuitamente prestazioni cliniche e diagnostiche di prevenzione, soprattutto alle categorie più svantaggiate. “Accorgersi subito di un tumore, quando è negli stadi più precoci, vuol dire avere maggiori possibilità di guarigione (oltre il 90% in caso di tumore del seno), con cure meno invasive – ha spiegatoil Prof. Riccardo Masetti, Presidente della Susan G. Komen Italia. “Ma molte donne non effettuano con regolarità quei semplici esami di prevenzione secondaria che aiutano a proteggere la salute. E questo è particolarmente vero nelle donne che vivono in condizioni socio-economiche disagiate”. Due recenti studi hanno confermato che le donne appartenenti a fasce di reddito più basso o che vivono in condizioni di povertà e di emarginazione sociale effettuano esami di prevenzione come la mammografia di screening con minore frequenza rispetto alle medie regionali e spesso rinunciano a prendersi cura adeguata della propria salute, scegliendo di indirizzare il proprio impegno e i risparmi familiari verso altre esigenze primarie. “Con la “Carovana della Prevenzione” –– ha proseguito Masetti – vogliamo ampliare le attività gratuite di promozione della salute che da tanti anni la Komen Italia e la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli offrono con la loro Unità Mobile di Mammografia a donne in difficoltà o a rischio oncologico aumentato, e portare nuove opportunità di prevenzione primaria e secondaria in luoghi dove queste arrivano con più difficoltà”. Ma cosa prevede il progetto? Innanzitutto l’attivazione di due nuove Unità Mobili: una per facilitare la diagnosi precoce dei tumori ginecologici e di altre principali patologie oncologiche prevalenti nelle donne; e una di prevenzione primaria, per offrire consulenze specialistiche e percorsi personalizzati utili all’adozione di stili di vita più corretti. “Il Policlinico Gemelli si sta caratterizzando sempre di più come centro di riferimento per la salute delle donne del Lazio e dell’Italia, confermando di essere nei fatti un ospedale ‘a misura di donna’, in tutte le fasi della vita e in ogni condizione sociale”, ha aggiunto il Prof. Giovanni Scambia, Direttore del Polo della Salute della Donna. “Nel Polo Scienze della Donna del Gemelli si coniugano l’eccellenza delle cure, frutto anche dell’attività di ricerca biomedica all’avanguardia, e la capacità di ascolto e di accoglienza di ogni persona. Tutto ciò è particolarmente importante di fronte alla malattia oncologica che colpisce spesso all’improvviso tante giovani donne e i loro nuclei familiari, che trovano nelle strutture all’avanguardia e nel personale del Gemelli le risposte adeguate sul piano della cura e del prendersi cura”. Le tre Cliniche Mobili opereranno con personale sanitario messo a disposizione dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, affiancato dai volontari della Komen Italia. “Questo progetto di solidarietà sociale – ha ribadito il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Dott. Giovanni Raimondi – risponde alla missione del Policlinico Gemelli: essere accanto, con scienza medica e assistenza anche di prossimità, a tutte le persone, particolarmente le più bisognose. Anche grazie a questa iniziativa itinerante il Gemelli si apre al territorio, prendendosi cura delle persone socialmente più fragili e sensibilizzando tutti alla tutela della propria salute attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. Il giro d’Italia che questa Carovana si accinge a fare suggella, inoltre, lo storico sodalizio tra Gemelli e l’associazione Susan G. Komen che tanti frutti ha già dato per la promozione della salute delle donne e che apporterà tanti altri benefici”.
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