15 Mar 2013
LA BUFALA DELLO SCEICCO AL QADDUMI, NIENTE SOLDI ALLA ROMA E LA PROCURA INDAGA
(riverflash) – Finisce in una bolla di sapone la storiella dello sceicco proveniente dalla Cisgiordania che avrebbe versato ingenti capitali alla AS Roma. Era prevedibile, nel mondo dell’alta finanza nessuno conosceva e le poche notizie che circolavano su Adnan Al Qaddumi fotografavano un uomo non certo in grado di investire somme importanti. Laconico il comunicato del club capitolino: “AS Roma SPV LLC informa che il partner potenziale non ha consumato l’investimento, non c’è accordo sulla richiesta di prorogare il termine per la chiusura della transazione e l’accordo preliminare con il potenziale partner deve essere considerato risolto”.
Adesso Al Qaddumi dovrà rispondere di eventuali reati finanziali alla Procura, mentre la Consob indaga su di lui per aggiotaggio e insider trading.
Dopo essere stato sbeffeggiato da quanto affermato a febbraio, James Pallotta ribadisce quali sono i suoi grandi amori: lo sponsor tecnico e lo stadio. L’americano, invece di vergognarsi per i risultati ottenuti dopo l’uscita della famiglia Sensi, ha il cattivo gusto di inseguire solo i soldi da questa avventura italiana: “Anche se è un peccato che questa operazione non sia andata in porto, ciò non impatta sulla salute della squadra. Come sempre, la proprietà e il management sono al cento per cento impegnati a rafforzare il marchio AS Roma al fine di fornire una grande squadra ai nostri fedeli fan e al popolo di Roma. Continueremo a lavorare a stretto contatto con UniCredit per soddisfare le esigenze di capitale del club. Non vediamo l’ora di realizzare le nostre iniziative per valorizzare il marchio della squadra, attraverso la nuova partnership con il team Nike e la costruzione di uno stadio di livello mondiale a Roma”.
Nike e stadio, gli amori di Pallotta condivisi dal quasi ex-sindaco Alemanno.
L’amore del quotidiano sportivo capitolino è sparare notizie infondate sui compratori della Roma, diventando complice di chi specula in Borsa sul titolo giallorosso. in Borsa il titolo della AS Roma è schizzato in alto del 9,7% venerdì 22 febbraio. Era già successo con Vinicio Fioranelli nel 2009, con candidatura sponsorizzata dalla testata sportiva capitolina e con condanna penale per l’agente FIFA italo svizzero.
Interessante rileggere quanto scritto da Roberto Maida sul Corriere dello Sport a proposito di Al Qaddumi, definito Sceicco con la S maiuscola:
“Ha il velo bianco in testa e un patrimonio quasi smisurato che viene da una sostanza nera: 2 miliardi di dollari, frutto del controllo del petrolio in vaste zone del Medio Oriente. Miliardi sì, cioè nove zeri, cioè uguale immensità. Se volesse, potrebbe comprarsi tutta la serie A. Adnan Adel (lo chiamiamo così?) è nato nell’attuale Cisgiordania, uno dei territori occupati dall’esercito israeliano durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, che all’epoca facevano parte della Giordania. Dunque ha anche qualcosa di palestinese nel suo passato, circostanza che rende ancora più suggestiva l’alleanza con una società statunitense (gli Usa sono da sempre vicini a Israele). Nel frattempo è rimasto legato ad Abd Allah II, re di Giordania, e ha rapporti anche con il Qatar, che ospiterà i Mondiali di calcio del 2022. Ne consegue che la partnership agevolerebbe non poco l’espansione del marchio Roma in tutto il mondo arabo, senza contare gli immediati riflessi sul bilancio e sulla liquidità disponibile sul mercato di Baldini e Sabatini”.
Un caso di B.R.A. (braccia rubate all’agricoltura) quello del figlio di Enrico Maida, giornalista di autentico prestigio e dalla grande carriera. Esilarante rileggere come ha continuato nel pezzo sul possibile acquirente mediorientale della AS Roma:
“D’altra parte, il nostro uomo aveva Roma nel destino essendo proveniente da Nablus, sessanta chilometri da Gerusalemme, una città fondata nell’anno 72 dopo Cristo proprio dai romani. E da molti lustri si è trasferito in Italia, facendo la spola tra la capitale e una sfarzosa residenza in Umbria senza che nessuno gli chiedesse mai come avesse fatto i soldi”.
*** AG.RF 14.03.2013